Cerca e trova immobili
L'Ambrì di Constantine a testa alta malgrado un gol fantasma Eric Landry regala all'overtime il successo ai leventinesi del nuovo allenatore statunitense ma una rete contestatissima di Damien Brunner (con il disco sull'asta!) costa un punto prezioso e meritato
AMBRÌ - "Constantine, pensaci tu". Lo striscione esibito in curva dalla tifoseria biancoblù ha portato bene al nuovo allenatore dell'Ambrì e il sofferto quanto meritato successo sullo Zugo è la migliore (ri)partenza che tutto l'ambiente si poteva augurare.
Il coach statunitense, con tutti i suoi ragazzi, è uscito a testa alta dalla difficile sfida e solo una clamorosa svista arbitrale gli ha negato la prima vittoria piena in Svizzera. Al 54'15, infatti, Damien Brunner ha colpito in pieno l'asta, ma dopo aver visionato il video gli arbitri Kurmann e Rudy hanno inspiegabilmente convalidato.
A nulla sono valse le veementi (e giustificate) proteste biancoblù e l'ottimo lavoro che aveva portato alle due reti di Trevor Meier al 40'31 (pure convalidata con l'ausilio del video) e di Inti Pestoni al 49'13 (autogol di Diaz) è stato vanificato.
Lo Zugo aveva ridotto lo scarto al 53'09 con Camichel, che aveva sfruttato una disattenzione di Denisov e, soli 66 secondi più tardi, ha pareggiato grazie al già citato episodio che ha visto protagonisti i due direttori di gara.
Landry, dopo 37' dell'overtime, ha reso parziale giustizia all'Ambrì, perché il suo bello spunto in contropiede, con una deliziosa finta che ha battuto Markkanen, è valso un punto in meno della vittoria piena che avrebbe meritato l'Ambrì.
Kevin Constantine, che ha cercato di ridare soprattutto sicurezza e disciplina alla squadra, ha senza dubbio superato l'esordio e ora può affrontare la trasferta di sabato sera a Rapperswil con maggiore fiducia.
Foto d'apertura: Ti-Press/Samuel Golay
