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CALCIOIl Lugano è in attesa della sentenza per conoscere il suo destino

22.07.10 - 16:25
Swiss Football League e Associazione Svizzera di Football hanno respinto tutte le accuse della società bianconera insistendo sull'inaccettabilità del ricorso. Patron Pastorello: "E' responsabilità oggettiva"
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Il Lugano è in attesa della sentenza per conoscere il suo destino
Swiss Football League e Associazione Svizzera di Football hanno respinto tutte le accuse della società bianconera insistendo sull'inaccettabilità del ricorso. Patron Pastorello: "E' responsabilità oggettiva"
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LUGANO - Come prevedibile nulla ancora è stato definito. Al Tribunale d'Appello di Lugano nel confronto fra FC Lugano contro Swiss Football League e Associazione Svizzera di Football si è assistito alle dichiarazioni delle parti, completamente divergenti, dopo le quali la Presidente Emanuela Epiney si è riservata del tempo per decidere.

La scelta sarà di adempiere o respingere alle richieste della società bianconera, interrompere tutte le partite delle squadre di Thun e Lugano fino a quando i primi non verranno giudicati per la responsabilità oggettiva di aver avuto dei giocatori che hanno truccato le partite.

“Il fatto è chiaro ed è inconcepibile che Swiss Football League e Associazione Svizzera di Football non si mettano in discussione – ha ribadito patron Pastorello – la giustizia deve essere rispettata”.

Da parte delle federazioni questa presa di posizione viene vista come un abuso di diritto dato che, fra le altre cose, nei regolamenti in vigore non è ammesso che una squadra possa muovere una procedura disciplinare nei confronti di una terza società, soprattutto se non è direttamente coinvolta nel torto.

“Il ricorso è irricevibile – ha spiegato l'avvocato della controparte – e, accolto, farebbe perdere credibilità all'intero mondo del calcio svizzero”.

La società bianconera ha invece paura che lasciando le cose ai fatti si crei un precedente per cui le squadre non vengano punite qualora avessero dei giocatori accusati di truffare le partite. “La presa di posizione non vuol essere un tentativo per andare direttamente in Super League perché quello che si vuole è un procedimento disciplinare”, ha concluso il patron.

Ora è solo questione di attendere la decisione della Presidente, che sarà quella decisiva per capire se si potrà procedere nei confronti del Thun.

(DBS)

Foto d'apertura: Ti-Press/Gabriele Putzu

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