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Gli All Whites chiudono imbattuti ma sono fuori dal Mondiale, sudamericani in testa al girone
Pareggio senza reti tra Paraguay e Nuova Zelanda, che promuove i biancorossi ed elimina gli All Whites. Un risultato scolpito nella noia e nella pochezza tecnica e agonistica. La Nuova Zelanda ripropone l'unico atteggiamento di cui probabilmente è capace: tutti dietro la linea del pallone in fase di non possesso palla e lanci lunghi alla ricerca delle punte come unico schema offensivo. Il Paraguay non fa molto di più per aumentare il tasso di spettacolarità della partita: gioco palla a terra, ma con frequenti imprecisioni.
Le conclusioni verso la porta nel corso della prima frazione sono pressoché inesistenti, con il solo Caniza a tentare tre-quattro bolidi da fuori area, interessanti ma mai vicini ai pali. In una partita così molle Caceres riesce a farsi ammonire e la precedente diffida gli toglie il piacere degli ottavi di finale. La Nuova Zelanda si vede con i rari spunti di Bertos a destra e i chilometrici calci di punizione di Elliott. Dietro Nelsen fa buona guardia su Cardozo e i primi 45' passano senza che nessuno se ne accorga.
Ad inizio ripresa un destro di Elliott di poco a lato lascia immaginare una ripresa più coinvolgente. Ma è il classico fuoco di paglia, i 22 tornano presto a sonnecchiare. Gli All Whites non riescono a pungere e restano a difendere un pareggio inutile, i sudamericani si scuotono per un attimo agli ingressi di Barrios e Benitez. Il predominio territoriale è del Paraguay, a cui non interessa affondare troppo. Ci prova Santa Cruz su due calci di punizione dal limite, ma Paston conferma il talento mostrato contro l'Italia.
Il match si spegne già a 10' dalla fine, evidenti limiti tecnici da una parte e poca grinta dall'altra. Il Paraguay è agli ottavi, la Nuova Zelanda è fuori ma chiude imbattuta il suo Mondiale e ha la soddisfazione di essersi lasciata alle spalle in classifica gli azzurri di Marcello Lippi.
Daniele Todisco
Datasport
