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SportJuve, a Udine senza tifosi

01.04.10 - 18:54
Considerati violenti, dopo le ultime performance a Torino, ai sostenitori bianconeri e' stata proibita la trasferta
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Juve, a Udine senza tifosi
Considerati violenti, dopo le ultime performance a Torino, ai sostenitori bianconeri e' stata proibita la trasferta
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Juve, un tifoso per nemico. I bianconeri dovranno fare a meno dei loro sostenitori anche sabato a Udine: l'Osservatorio del Viminale ha deciso infatti che potranno accedere allo stadio solo i residenti in Friuli e Veneto, e che potrà essere venduto un solo biglietto a spettatore. Nel provvedimento si parla esplicitamente di "isolare i violenti".

Non è la prima volta, negli ultimi due anni, che la tifoseria bianconera in trasferta viene etichettata come pericolosa. E questo aumenta disagi e problemi in questo momento drammatico della storia juventina. Domenica scorsa, oltre all'aggressione di uno sconsiderato a Zebina, i tifosi avevano contestato la squadra all'uscita dall'albergo del ritiro torinese, con lancio di uova e bottiglie. E dalle curve avevano manifestato tutto il loro dissenso dalla dirigenza.

Il fenomeno, però, ha radici lontane, perché già l'anno scorso si era giocato Juventus-Atalanta a porte chiuse a seguito dei cori razzisti nella precedente gara, Juventus-Inter. Quest'anno, si è rischiata la squalifica del campo nuovamente per i cori razzisti all'indirizzo di Balotelli, contro il quale i tifosi si erano scagliati addirittura in alcune trasferte europee, soprattutto a Bordeaux, dove era dovuto intervenire anche Buffon per invitarli a smettere e a seguito di quell'episodio era scattata un'inchiesta della Uefa, poi archiviata, ma ne era anche seguita una diffida internazionale a proseguire con questo comportamento.

Ultimamente, a Londra, si sono registrate altre manifestazioni di intolleranza, ma i destinatari dell'ira dei tifosi erano stati Zebina e Melo, indicati come due tra i principali responsabili dell'annata fallimentare. Era stato poi il francese a denunciare come anche razzisti i cori al proprio indirizzo, ai quali aveva risposto in campo con una certa energia. Una ruggine, quella degli ultras contro la società, non solo figlia dei pessimi risultati in campo: c'era stato uno strappo deciso quando, all'inizio di questa stagione, la Juventus aveva apertamente dichiarato di voler aderire all'istituzione della tessera del tifoso, ideata dal ministro dell'Interno, Maroni. Oggi, dal Viminale, arriva l'indicazione: tenere lontani 'i violenti' dal Friuli. E la Juve va senza tifosi al seguito.


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