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Norme anti bestemmieSindacato calciatori dice no

23.03.10 - 17:24
La FifPro: "Violano i diritti fondamentali per la liberta' di espressione"
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Sindacato calciatori dice no
La FifPro: "Violano i diritti fondamentali per la liberta' di espressione"
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Le nuove norme della Figc contro le bestemmie in campo non piacciono al sindacato dei calciatori. La FifPro, l'organizzazione internazionale che rappresenta i giocatori professionisti, protesta in maniera molto decisa e parla di "violazione dei diritti fondamentali per la liberta' di espressione". Dall'entrata in vigore della nuova normativa, che prevede anche il rosso diretto in caso di parole blasfeme e la squalifica attraverso la prova televisiva nel caso in cui l'episodio sfugga all'arbitro, sono diversi i giocatori puniti. I primi in Serie A a essere fermati dal Giudice sportivo furono il tecnico del Chievo Domenico Di Carlo e l'attaccante del Parma Davide Lanzafame.

"Come chiunque altro, i calciatori hanno il fondamentale diritto di esprimersi", dice l'avvocato Wil van Megen a cui fa riferimento la FifPro. "Puo' darsi che in alcune occasioni lo facciano in forma non adeguata, proferendo espressioni volgari, pero' in questo modo possono esprimere liberamente la propria opinione" - si legge in una nota pubblicata sul sito dell'associazione -. Questa nuova norma costituisce quindi una violazione dei diritti fondamentali". E ancora: "Sulla base delle leggi nazionali e del diritto internazionale, la liberta' di espressione puo' essere limitata solo da un atto del parlamento. Se la federcalcio italiana vuole far questo, puo' farlo solo con l'aiuto del ministro della Giustizia. Il potere di una federazione sportiva non puo' arrivare a limitare un diritto fondamentale".

"E' chiaro - prosegue la nota - che nessuna organizzazione sportiva puo' limitare diritti fondamentali come quello alla vita, alla libera di stampa e alla liberta' di religione. Questo si puo' sostenere senza alcuna limitazione anche per la liberta' di espressione. Sono le autorita' sono in condizione di limitare tale liberta' e lo possono fare solo a posteriori. E bisogna evidenziare che non hanno mai provato a farlo negli ultimi cento anni". Dalle critiche alle proposte. Secondo la FifPro, "la soluzione piuttosto dovrebbe essere raggiunta attraverso una migliore educazione dei giocatori. Quando le persone sono consapevoli della necessita' di comportarsi in maniera decorosa, si ottengono risultati migliori rispetto a quelli raggiunti con sanzioni punitive. I programmi di formazione per i giovani calciatori strutturati basati su questo criterio possono contare sul sostegno della FifPro".


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