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MARCIAMarie Polli userà la delusione e la rabbia per conquistare Berlino

13.08.09 - 12:53
La ragazza di Cagiallo sarà al via della venti chilometri dei Mondiali di atletica senza sua sorella Laura ma si farà valere in pista come nell'organizzazione per ottenere i giusti riconoscimenti
Marie Polli si allena per i Mondiali (Ti-Press/Davide Agosta)
Marie Polli userà la delusione e la rabbia per conquistare Berlino
La ragazza di Cagiallo sarà al via della venti chilometri dei Mondiali di atletica senza sua sorella Laura ma si farà valere in pista come nell'organizzazione per ottenere i giusti riconoscimenti
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BERLINO - Marie Polli domenica sarà al via della 20 km di marcia ai Mondiali di Berlino, risultato che premia le fatiche e i sacrifici che passo dopo passo hanno forgiato il carattere deciso e tenace di questa giovane donna.
La passione e la volontà hanno permesso alla ragazza di Cagiallo di aggiungere al suo percorso già ricco di esperienze internazionali questa nuova avventura, ma rimane l'amaro in bocca. Il sogno era quello di andare in Germania insieme a sua sorella Laura.
Marie ha raccontato le sue sensazioni a LaRegione Ticino: “Un vero peccato. Cercherò di incanalare nella gara tutta la rabbia e la delusione che c’è in me. Laura non ci sarà, ma farà il tifo da casa. La capisco...”.
Il periodo di preparazione è stato lungo, utilizzando congedi e vacanze. “Negli scorsi giorni siamo tornate a casa dopo tre settimane - spiega - trascorse in quota al Bernina seguendo i piani di allenamento di Pietro Pastorini, il nostro tecnico che ci segue ormai da diversi anni (che paghiamo di tasca nostra). Avere avuto al fianco mia sorella è stato importante per non mollare e per lavorare al meglio, anche sul piano morale la sua presenza è stata utile".

"In questo periodo abbiamo percorso 470 km, 170 la prima settimana, 150 la seconda e pure la terza. Marciavamo nella zona dell’aerodromo di Samedan oppure a Livigno. Per quando riguarda il programma, con Pietro abbiamo deciso di provare dei lavori specifici (frazionati) mai fatti in precedenza in altura, anche curando la distanza. Devo dire che dopo questo carico le sensazioni sono buone, anche se sto rifinendo il tutto fra Tesserete, Cornaredo e il Piano di Magadino per arrivare puntuale alla sfida iridata”.

Per quanto riguarda le aspettative. “La 20 km tedesca presenta vari punti interrogativi. Per la prima volta non partiremo e non arriveremo allo stadio, ma tutto si svolgerà su un circuito disegnato attorno alla Porta di Brandeburgo. Il via verrà dato alle 12.00, quindi conterà moltissimo il meteo, specialmente se dovesse fare caldo... Certo che è una scelta strana farci gareggiare sul mezzogiorno. Il clima deciderà che tipo di competizione scaturirà. Se ci fosse una giornata come avevano avuto a Pechino sarebbe ideale (piovigginosa e fresca)".

"Confermare il mio primato svizzero di 1h32’36” sarà difficile. Ma sono fiduciosa e voglio dare il massimo. Metterò a frutto anche l’esperienza di Osaka dove mi ero piazzata 21ª. In Giappone se avessi avuto qualche informazione in più sul percorso avrei potuto chiudere nelle top-20. Ci proverò questa volta. Sono pronta e nonostante tutto serena. Con me ci sarà Pietro e sarà un grande aiuto. Mi hanno garantito che farà parte della delegazione svizzera. Lo spero visto che in Oriente niente aveva funzionato sotto quell’aspetto e Pastorini, solo grazie alle sue conoscenze, aveva risolto diverse situazioni critiche. Ho dovuto ingoiare troppi rospi in questi anni e stavolta mi sa che se qualcosa non va per il verso giusto sbotto... Non chiedo la luna, ma solo di essere trattata come gli altri e spero che la lingua ufficiale non sia soltanto lo svizzerotedesco. Non pretendo l’italiano, ma almeno il francese...”.

Foto d'apertura: Ti-Press/Davide Agosta

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