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MARCIAMarie è pronta per Berlino

03.04.09 - 14:00
La Polli rappresenterà la Svizzera ai prossimi Mondiali di atletica leggera che si svolgeranno dal 15 al 23 agosto. Un’altra importante tappa per la ragazza ticinese che ha concretizzato il sogno di partecipare alle Olimpiadi nel 2004 ad Atene.
Marie Polli, 7° Memorial Mario Albisetti, Gran Premio Città di Lugano (Ti-Press/Davide Agosta)
Marie è pronta per Berlino
La Polli rappresenterà la Svizzera ai prossimi Mondiali di atletica leggera che si svolgeranno dal 15 al 23 agosto. Un’altra importante tappa per la ragazza ticinese che ha concretizzato il sogno di partecipare alle Olimpiadi nel 2004 ad Atene.
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CAGIALLO - Le congratulazioni sono d’obbligo quando una ragazza avrà il compito di rappresentare la sua nazione a livello planetario nella disciplina della marcia. È il caso di Marie Polli che terrà alta la bandiera rossocrociata ai Mondiali di atletica leggera che si svolgeranno a Berlino dal 15 al 23 agosto.

La qualificazione è il risultato di un’ottima prestazione al GP di Lugano. “Non mi aspettavo un simile tempo – spiega soddisfatta la 28enne di Cagiallo - certo, sapevo di poter far bene, ho battuto il mio record svizzero, ma addirittura essermi riuscita a candidare restando sotto il limite di 1h 33’ e 30” è fantastico! Non è stato faticoso!”.

“Ora tocca a mia sorella Laura - continua Marie - che potrà qualificarsi rimanendo sotto il limite B di 1h e 38’. Non dovrebbero esserci problemi, lo ha nelle gambe, ma va comunque realizzato e quindi ci prepareremo insieme giorno dopo giorno nell’attesa della prossima gara valida per la selezione. Le starò vicina, cercherò di toglierle ogni pressione e magari le farò anche da lepre. Il nostro progetto comune è partecipare insieme ai prossimi Mondiali”.

Marie ha già preso parte ai Campionati del Mondo di Osaka nel 2007, ma l’esperienza olimpica ad Atene vissuta nel 2004 sembra il ricordo più entusiasmante: “Sono esperienze indescrivibili, 10’000 persone unite dall’amore per lo sport”, ricorda la ragazza con l’emozione nella voce. L’unico rammarico sembra essere la difficoltà di comunicazione con il resto della delegazione svizzera: “I problemi linguistici non sono indifferenti - spiega - io parlo francese e inglese oltre all’italiano ed anche qualche parola di tedesco, ma molti atleti conoscono solo la loro lingua e le relazioni diventano complicate. Abbiamo anche poche occasioni per tessere i nostri rapporti, sia prima sia durante le competizioni, ognuno ha i suoi impegni e nei momenti liberi pensiamo solo a riposarci”.

La marcia è lo sport di famiglia. “L’amore per questa disciplina c’è stato trasmesso da nostro padre Gabriele, oggi segretario e responsabile della Società Atletica Lugano, di cui io e mia sorella facciamo parte, che è stato il nostro primo allenatore quando abbiamo iniziato all’età di 8 anni. Ora è sempre lui che ci accompagna alle gare e ci aiuta in ogni difficoltà. Anche le nostre due sorelle minori, Grazia e Luisa rispettivamente di 21 e 23 anni, avevano iniziato a marciare, ma negli anni hanno deciso di smettere”.

Marie pratica la marcia a così alto livello da sette anni ed oggi racconta come gli allenamenti vengono prima di tutto: “Mi preparo di media 15 ore la settimana insieme a mia sorella Laura. D’inverno alterniamo alla marcia su strada qualche ora di palestra, ma anche se piove, salvo che diluvi, preferiamo stare all’aperto. Nostra mamma, anche se ormai è una vita che ci vede allenare ogni giorno, continua a ripeterci inutilmente di non stancarci troppo”.

“Lavorando al 60% come impiegata alla IBS Bank di Lugano rimane poco tempo per la vita privata – constata Marie – ma quando posso mi piace curare il giardino o fare passeggiate in montagna. Tutto questo, naturalmente, senza trascurare il mio ragazzo”.

Marie, oltre ad una famiglia numerosa ed al fidanzato, ha diversi amici che la supportano, tanto da averle creato un fan club on line sul portale di facebook. In questo modo sono segnalati gli appuntamenti e i risultati della stagione ma, soprattutto, i tifosi possono manifestare l’incondizionato affetto alla loro “Cippi”.

Anna Ostini/ GLM

Foto d'apertura: Ti-Press/Davide Agosta
 

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