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TENNISEsordio mondiale per Luca Margaroli

15.04.08 - 07:00
Il giocatore di Ponte Capriasca è il numero 30 del ranking continentale Under 16 sia nel singolare che nel doppio ed è reduce dal suo debutto a livello internazionale in un torneo in Inghilterra.
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Esordio mondiale per Luca Margaroli
Il giocatore di Ponte Capriasca è il numero 30 del ranking continentale Under 16 sia nel singolare che nel doppio ed è reduce dal suo debutto a livello internazionale in un torneo in Inghilterra.
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PONTE CAPRIASCA - A soli sedici anni è già nei primi trenta giocatori d’Europa Under 16, sia nel singolare che nel doppio, e ora tenta la scalata al ranking mondiale Under 18. Luca Margaroli, tennista del TC Vedeggio, è appena tornato dall’Inghilterra, dove ha disputato un torneo a Nottingham: “In generale è stata un’esperienza positiva, anche se i risultati non sono stati eclatanti, ma era la mia prima competizione a questi livelli”.

Margaroli è sicuramente uno dei migliori giocatori della sua età e il salto di categoria lo ha sicuramente condizionato anche a livello emotivo, ma i titoli svizzeri conquistati nel doppio e la medaglia d’argento nel singolare, oltre alla finale nella Sogester Cup di Taverne (prestigioso torneo europeo riservato agli Under 16), sono la più bella conferma.

Nato a Brescia ma residente a Ponte Capriasca dall’età di sei anni, Luca disputa anche il campionato italiano di Serie B per un club di Loano, in Liguria, nel quale militava la madre prima di trasferirsi in Ticino. “Mi fa piacere giocare anche in Italia perché mi apre gli orizzonti sportivi. Da noi spesso l’ambiente è un po’ chiuso e c’è molta rivalità, in qualche caso esasperata dall’atteggiamento degli allenatori che sentono molto la competizione”.

E pensare che fino a dodici anni era indeciso fra il calcio e il tennis: “Ho optato per quest’ultimo perché facevo già parte della Federazione svizzera”. Luca Margaroli non trascura gli studi e frequenta il liceo di Savosa: “Per ora funziona bene, malgrado i sei allenamenti settimanali. Il programma per gli sportivi è un aiuto concreto”.

Il professionismo è un sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe tentare questa strada – conclude Margaroli – ma lo studio rimane prioritario. Farò le mie scelte al momento opportuno, in base al livello che avrò raggiunto”.

La strada è ancora lunga e tortuosa, ma è bello poter pensare che una piccola realtà come la nostra possa sfornare un campione.


Valentina Formenti/GLM

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