Sull'uccisione di Gabriele Sandri, Totti ricorda: "Lo conobbi tantissimo tempo fa, quando feci una festa di compleanno e lui suono' alla mia festa. Mi disse pure: ''Io sono della Lazio, non so se mettero' tutta musica carina''. Era una battuta scherzosa, che ci stava. Era un ragazzo serio, educato, che aveva tanta voglia di vivere. Un ragazzo che vorrebbero tutti come amico. Purtroppo e' successo questo brutto episodio, sempre per una partita di calcio. Sinceramente non so come sia stata la dinamica -dice Totti-, come sia successo, so che dopo questo fatto ci debba essere giustizia. Basta con questi episodi che fanno male a tutti, ma soprattutto alla famiglia. Ho conosciuto la madre, il fratello e il padre e hanno un grande carattere e la forza di reagire anche se non e' semplice, pero' hanno dimostrato di essere una famiglia unita, con tanti valori e poi sono riusciti ad aprire una fondazione per Gabriele. Questo fa capire quanto ci tenevano al figlio e quanto vogliano che non si ripetano piu' questi episodi".