Il corridore abruzzese, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, è stato punito per i contatti con il discusso medico Carlo Santuccione, già coinvolto in passato in vicende di doping
Per Di Luca, deferito prima dei Mondiali di Stoccarda, la procura antidoping del Coni aveva chiesto 4 mesi di stop. Il ciclista, che ha saltato la rassegna iridata e sabato non parteciperà al Giro di Lombardia, sconterà la sanzione a partire da oggi. ''Tre mesi sono giusti. Secondo me è andata bene all'atleta, viste le carte si poteva chiedere anche di più'', ha commentato il procuratore Ettore Torri.
Il legale dell'atleta, Federico Cecconi, ha fatto riferimento ad un possibile ricorso al Tribunale di arbitrato sportivo (Tas). I contatti con Santuccione, secondo l'avvocato, sarebbero avvenuti nel 2004, nel periodo di riammissione del medico nella Federazione medico sportiva.
''Non parliamo di accanimento ma sono decisamente deluso. Vado avanti per la mia strada e sono assolutamente convinto della mia innocenza'', ha commentato l'atleta.