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SVIZZERA«Il modo in cui gli svizzeri hanno filmato le loro vite è davvero fenomenale»

30.10.19 - 06:01
Parola del produttore e del regista di “Switzerländers” progetto cinematografico di 20 minuti fatto con clip mandate da tutta la Svizzera: «Immagini fortissime»
FOTO TINA MASAFRET
«Il modo in cui gli svizzeri hanno filmato le loro vite è davvero fenomenale»
Parola del produttore e del regista di “Switzerländers” progetto cinematografico di 20 minuti fatto con clip mandate da tutta la Svizzera: «Immagini fortissime»

ZURIGO - I primi 25 minuti “Switzerländers” sono completati e il produttore Stephan Anspichler li ha già potuti vedere sul laptop del regista Michael Steiner. Il progetto, iniziato raccogliendo spezzoni video dai lettori dei 20 minuti nazionali, è sulla buona strada per diventare un prodotto cinematografico con tutti i crismi.

«Il modo in cui gli svizzeri di tutte le regioni hanno filmato le loro vite, per mostrarci una visione autentica delle loro vite è fenomenale», commenta Anspichler, «ci sono immagini fortissime».

L'idea alla base di "Switzerlanders" è apparentemente semplice: mostrare uno sguardo "senza trucchi" delle giornate degli abitanti della Confederazione. Le migliaia di filmati inviati, anche dal Ticino, saranno poi montati in un unico film documentario per il grande schermo.

«Ci alziamo con la gente, passiamo la giornata con loro e - giunta la sera - andiamo a dormire con loro. In questo modo si riesce a percepire quello spirito di positività e di speranza che, nel mezzo del trambusto quotidiano, spesso e volentieri perdiamo», continua il produttore.

La più grande sfida, dal punto della regia è quella di creare un prodotto «che sia allo stesso tempo divertente e toccante», conferma Steiner. Nella folla di clip arrivate in redazione il materiale non manca: «Cerchiamo di prendere in considerazione il maggior numero di post», anche se nel prodotto finale probabilmente ce ne saranno circa il 2-3%.

"Switzerländers" sarà pronto per febbraio, colonna sonora compresa, mentre l'uscita è prevista per la primavera del 2020. Alla fine, a dare il nullaosta, ci penserà il regista e patron Ridley Scott: «Per noi è una questione d'onore portargli un film che sia alla sua altezza», confermano Steiner e Anspichler.

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