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SWITZERLANDERS«È un esperimento sociale quello che tentiamo qui»

13.06.19 - 08:00
20 minuti porta sul grande schermo «Switzerlanders», un singolare film con la direzione artistica di Michael Steiner.
Michael Steiner
«È un esperimento sociale quello che tentiamo qui»
20 minuti porta sul grande schermo «Switzerlanders», un singolare film con la direzione artistica di Michael Steiner.

Michael, cos’è il progetto ­«Switzerlanders»?
«Sono partito dall’idea di cedere totalmente drammaturgia e direzione di scena, le mie principali competenze di regista, nelle mani delle svizzere e degli svizzeri di ogni giorno, invitando il maggior numero possibile di persone a inviarci video che ritraggono loro e la loro vita in Svizzera»

Ecco come partecipare
Vuoi realizzare insieme a noi il film per il cinema «Switzerlanders»? Allora prendi il cellulare o una videocamere e condividi con noi il tuo punto di vista personale sul nostro paese, la tua vita, i tuoi sentimenti e pensieri in uno o più video. Le riprese possono avere una lunghezza illimitata, ma devono assolutamente essere girate in formato orizzontale. Il giorno delle riprese, che rappresenterà un giorno normalissimo in Svizzera, è il 21 giugno. Più informazioni sul progetto e le modalità di partecipazione sono disponibili su switzerlanders.20min.ch

 

Dove sta, per te, la sfida?
«La direzione artistica di questo progetto è molto interessante perché mi consente di raccontare una storia a partire da materiale che inizialmente non conosco. Una storia che potrebbe svolgersi in un solo ­giorno, tra città e campagna o nell’arco di una vita intera, a seconda del tipo di materiale che riceveremo. Definire solo a posteriori l’ordine tematico e lo sviluppo drammaturgico del film sarà estremamente impe­gnativo e stimolante».

Cosa vorresti vedere nei video inviati?
«Spero ci sia un po’ di tutto, dalla salita agli alpeggi fino a situazioni della vita quotidiana in ufficio e a scuola, nonché circostanze private come feste in famiglia e compleanni. Storie d’amore, momenti felici e infelici, impressioni dalla natura: i partecipanti possono mostrare qualunque cosa li colpisca ed esprima ciò che la Svizzera si­gnifica per loro, nella loro lingua o senza parole».

Come procederai dopo aver ricevuto i video?
«Insieme al mio team faremo una selezione iniziale di tutti i clip e li ordineremo in senso tematico. In seguito io e il mio montatore Michael Kaufmann scriveremo una sorta di sceneggiatura, una trascrizione finalizzata a far confluire le diverse trame in un’unità complessiva da portare sul grande schermo».

Che importanza avranno nel film musica e montaggio?
«In una pellicola che combina centinaia di inquadrature e prospettive diverse, il ruolo del montatore è essenziale. Anche la musica è importante per comunicare le emozioni e creare un senso di appartenenza».

I contenuti generati dagli utenti oggi sono un po’ ovunque. Serve un film così nell’era dei social media?
«Sì, ne sono convinto. Siamo tutti costantemente impegnati a creare un’immagine ideale di noi stessi su Instagram, Facebook e co. Questo lato così ben curato delle persone mi inte­ressa poco. Ciò che voglio è vedere i volti veri, privi di filtri. È un esperimento sociale quello che tentiamo qui, e spero che alla fine riusciremo a rappresentare il nostro paese per com’è realmente, bello e variegato. Vogliamo che il film sia un documento del nostro tempo, che mostri la Svizzera autentica».

Con lo smartphone abbiamo tutti una videocamera sempre a portata di mano. Serviranno ancora i registi in futuro?
«Riprendere immagini in movimento è sempre più facile. Raccontare una storia nel modo giusto, tuttavia, è e rimane un lavoro artigianale. Grazie alla tecnologia è vero però che siamo la prima generazione per la quale è concepibile un film come questo».

Inserirai nel film anche un clip girato da te?
«Questo è un segreto».

Su Michael Steiner 

Il regista Michael Steiner (49 anni) ha riempito i cinema con «Grounding», «Il mio nome è Eugen» e «Il viaggio di Wolkenbruch tra le braccia di una shiksa». 20 minuti lo ha coinvolto come direttore artistico nel progetto «Switzerlanders». Steiner cederà la regia ai partecipanti: il film si baserà esclusivamente su contenuti generati da questi ultimi.

 «Switzerlanders» è un progetto culturale di Tamedia

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