Cerca e trova immobili

LUGANOScilla Hess: «Amo i testi diretti, dove c'è sincerità»

30.05.17 - 07:00
La cantante ticinese è tornata da Los Angeles, dove vive, per esibirsi giovedì sul palco di POESTATE
Ticinonline / 20 Minuti
Scilla Hess: «Amo i testi diretti, dove c'è sincerità»
La cantante ticinese è tornata da Los Angeles, dove vive, per esibirsi giovedì sul palco di POESTATE

LUGANO - Di ritorno da Los Angeles, dove vive da qualche anno, Scilla Hess è pronta per salire giovedì sera sul palco di POESTATE. La cantante ticinese interprerà vari brani del suo ultimo album "Scilla Hess" durante l'evento organizzato in collaborazione con RSI Rete Due che chiuderà la prima serata del festival. Non mancheranno poi classici della canzone italiana anni '50 e '60: «Da Mina a Gino Paoli, da Nicola Arigliano a Jula de Palma a Ornella Vanoni», ci spiega. Ad accompagnarla saranno Pino Di Pietro al piano, Marcello Salcuni alla chitarra e Alex Carreri al contrabbasso. «Sarà un'immersione nel jazz melodico», assicura.

Scilla, visto che parliamo di POESTATE, che rapporto c'è per te tra musica e parole?

«Io scrivo molti testi in inglese, e nella scena anglosassone c'è una distinzione piuttosto netta tra liriche e poesia, anche se la fonte d'ispirazione può essere la stessa. I testi di una canzone devono avere una struttura precisa: un certo numero di sillabe, il primo verso deve avere una lunghezza uguale al secondo, gli accenti devono essere al posto giusto eccetera. Scrivere in italiano e in inglese, poi... trovo che siano due cose completamente diverse. Ho appena ricominciato a scrivere in italiano per un progetto di Rete Due, e la differenza è netta: in italiano c'è molto più spazio per la parola poetica. Anche negli Stati Uniti hanno grandi autori, come Bob Dylan, con testi molto poetici ma al tempo stesso più diretti e facilmente comprensibili da tutti».

Quando componi una canzone, preferisci partire dal testo oppure dalla musica?

«Mi è capitato di partire dal testo, specialmente quando mi occupavo principalmente della musica. Dipende molto con chi lavoro. Se il testo è scritto in maniera strutturalmente corretto, allora è tutto molto semplice. Quando scrivo per conto mio, invece, comincio quasi sempre dalla musica. Trovo la metrica delle parole e aggiungo il testo. Quando invece parto dal testo e trovo una melodia, senza pensare agli accordi, capita di trovare delle soluzioni interessanti e non così scontate. Cerco di trovare soluzioni diverse, per non cadere sempre nella stessa routine».

Hai delle fonti d'ispirazione particolari per i testi?

«Quando scrivo mi baso sulla vita quotidiana: m'ispiro alle cose che succedono a me o agli amici. Solitamente parto da un titolo interessante, che trovo guardandomi in giro. Vedo una parola magari in uno spot pubblicitario che mi colpisce e la unisco a un'altra cosa, e vengono così le associazioni. Per lo stile, invece, ascolto molta musica degli anni '50 e '60 (Etta James, Ella Fitzgerald ad esempio) e mi lascio conquistare dai loro testi semplici, quasi naif. Prendo spunto da artisti di vari generi, ma prediligo i brani con dei testi molto diretti e dove c'è una certa sincerità».

Ti piace la poesia? Hai qualche autore preferito?

«Sì, certo. Tra i miei autori preferiti citerei Montale e Prévert».

Oltre allo show di POESTATE, cosa ti attende prossimamente?

«Sabato 3 giugno farà un concerto al Ristorante The Aviator di Agno insieme a Marco Zappa. Farò un set con la mia band, lui ne farà uno con la sua e poi canteremo alcune canzoni insieme. Poi con la RSI prenderò parte al progetto New European Songbook: ho registrato una canzone insieme al pianista jazz Markelian Kapedani, e realizzeremo un video che sarà presentato in anteprima a un festival cinematografico a Edimburgo. Si tratta di un progetto europeo interculturale al quale prendono parte le emittenti nazionali di sette Paesi, e per la Svizzera ci siamo noi. Sono stati scelti un artista locale e uno straniero ma che vive in quella nazione, per mostrare come si può favorire l'integrazione tramite l'unione di linguaggi musicali differenti».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE