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CANTONE«Infanzia negata? Macché: "solo" una marcia in più»

28.03.18 - 07:48
La direttrice della Fogazzaro spiega perché l'inglese alla materna non è un sovraccarico didattico ma un'opportunità che altrimenti non ritorna
«Infanzia negata? Macché: "solo" una marcia in più»
La direttrice della Fogazzaro spiega perché l'inglese alla materna non è un sovraccarico didattico ma un'opportunità che altrimenti non ritorna

LUGANO - La scuola dell'infanzia Fogazzaro si appresta a dare il via a un'esperienza di full immersion nell'inglese: una sezione "English school" che vuole andare oltre al semplice affiancamento di docenti di lingua straniera, per arrivare al bilinguismo. 

Direttrice Silvana Giunta, dunque il bilinguismo non è solo la fortuna di nascere in famiglie "miste"?

«È una fortuna più in generale dei bambino piccolo, che è molto ricettivo e in grado di acquisire con naturalezza la competenza fonica corretta in una seconda lingua».

Come si diventa bilingue?

«Bilingue è semplicemente chi è capace di parlare correttamente due lingue diverse. Noi facciamo del nostro meglio affinché questo processo di apprendimento e trasformazione avvenga in modo totalmente naturale e spontaneo». 

C'è chi obietterà: si ruba tempo all'infanzia. È così?

«Al contrario. I bambini impareranno l'inglese senza sforzo e senza bisogno di un'istruzione esplicita, attraverso quello che per loro è un gioco. L'inglese sarà veicolato sia nelle attività didattiche, sia in quelle ricreative». 

 Perché non aspettare - o rispettare - i consueti tempi scolastici? 

«Recenti studi in campo internazionale hanno dimostrato che il bilinguismo rappresenta una risorsa importantissima per il bambino, fornendo benefici linguistici ma anche mentali. Non rende più intelligenti, ma dà una marcia in più che diventerà un vantaggio in futuro. In questo senso è una forma di investimento a lungo termine». 

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