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LUGANOLugano ha bisogno di un cambiamento democratico

15.04.21 - 11:09
Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano e consigliere comunale
Ti Press
Lugano ha bisogno di un cambiamento democratico
Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano e consigliere comunale

LUGANO - I problemi delle Luganesi e dei Luganesi sono tanti e la gestione leghista-liberale della Città non brilla per la loro soluzione, malgrado la propaganda di queste ultime settimane, volta a cercare i soliti capri espiatori per mobilitare l’elettorato con argomenti emozionali dell’ultimo minuto.

Pensiamo all’aggiornamento del regolamento sociale, che stiamo attendendo da anni. Si credeva che, come i progetti sportivi e culturali, un nuovo regolamento sociale sarebbe spuntato fuori poco prima delle elezioni come il coniglio dal cappello del mago, ma non è stato il caso. Noi abbiamo fatto delle proposte per la riduzione dei costi della cassa malati, delle cure dentarie, dell’alloggio e dei trasporti pubblici, a favore del ceto medio-basso, grazie a sussidi comunali: misure che potevano essere già discusse e attuate da tempo, se ci fosse stata la volontà politica.

Pensiamo allo sviluppo dei servizi per le famiglie. Ci sono ancora delle lacune! Per questo abbiamo chiesto un aumento dei posti comunali negli asili nido e nei servizi extrascolastici (mense e doposcuola), che vanno resi accessibili in tutti i quartieri, a tutti e per tutto l’anno, secondo le direttive cantonali. E che non vanno esternalizzati ad associazioni confessionali: questo per garantire il rispetto della libertà costituzionale di credo delle cittadine e dei cittadini.

Ricordiamo la riduzione del numero di allievi per classe nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari, come pure l’aumento dei docenti d’appoggio, che si devono all’azione politica della sinistra a livello cantonale: l’entrata in vigore nelle scuole comunali di Lugano è prevista a partire da settembre 2021 (in base al numero di docenti disponibili) e non va ritardata con pretesti dell’ultimo minuto.

E concludiamo con l’enorme e fondamentale questione della gestione “verde” del territorio, dei quartieri e dell’ambiente di vita, dove tantissimi sono i bastoni tra le ruote che la maggioranza di centrodestra frappone all’attuazione di proposte ambientaliste più che ragionevoli ed urgenti. Purtroppo continuano le occasioni perse e gli errori: basta vedere la deludente opera di asfaltatura del centro cittadino (Via della Posta, Via Magatti), effettuata con concetti vecchi e stravecchi dal municipale Bertini, che ha pure fatto sorpassi di spesa non da poco.

Questi temi centrali e costanti per la Città sono stati nascosti dalla propaganda della destra, che si è focalizzata sulla questione dei molinari e del polo sportivo. Ricordiamoci che i temi sociali e ambientali costituiscono i 75% del vero dibattito negli organi comunali. Se vogliamo che vengano affrontati seriamente a Lugano, occorre un cambiamento democratico il 18 aprile!

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