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L'OSPITENo al contributo a fondo perso di 500'000 franchi per la nuova Valascia.

07.04.21 - 15:52
Martino Colombo, candidato a Bellinzona Lista 7 numero 11
TiPress - foto d'archivio
No al contributo a fondo perso di 500'000 franchi per la nuova Valascia.
Martino Colombo, candidato a Bellinzona Lista 7 numero 11

Il 27 gennaio 2021 il Municipio ha licenziato il messaggio municipale 466 con il quale chiede al Consiglio comunale di approvare un contributo straordinario a fondo perso di CHF 500'000 “quale partecipazione della Città di Bellinzona alla realizzazione del nuovo palazzetto del ghiaccio di Ambrì”. Il messaggio concretizza la mozione approvata dal legislativo il 25 maggio 2020 che chiedeva al Municipio di vagliare la possibilità che Bellinzona contribuisse alla costruzione della pista. L’MPS si era opposto alla mozione, e la contrarietà è stata ribadita tramite la richiesta di ritirare il messaggio e con la presentazione di una mozione con cui si chiede di istituire un fondo di CHF 500'000 per sostenere le società sportive e le associazioni culturali non a scopo di lucro che operano sul territorio cittadino. Ma vediamo altri motivi per cui il credito non deve essere concesso.

La mozione di Sabina Calastri chiedeva di valutare “l’opportunità di contribuire con un sostegno finanziario, o di altra natura, alla realizzazione”, cioè alla costruzione, della pista di giacchio. E su questo oggetto si sono espressi i consiglieri comunali con il voto. Il Municipio ha invece ecceduto nel suo margine di manovra, poiché la reale destinazione del credito sono le casse della società: “Al di là del fatto che il finanziamento è garantito, obiettivo di HCAP e Valascia Immobiliare SA […] è quello di aumentare nel limite del possibile la quota di capitale proprio e ridurre conseguentemente quella del capitale di terzi oneroso”. Il rifiuto o l’accettazione del credito non avrà quindi alcuna influenza sulla costruzione della pista e sul campionato dell’HACP, ma sarà destinato unicamente all’aumento del capitale azionario della società anonima senza reali benefici per la regione e la Città.

 

In secondo luogo, “il Municipio ritiene che la realizzazione di un nuovo stadio del ghiaccio moderno e polifunzionale nell’alta Valle Leventina permetta di creare un punto di riferimento e di attrazione in una regione confrontata con delle oggettive difficoltà economiche.  Siamo convinti che il nuovo stadio del ghiaccio potrà dare nuovo impulso alla regione, e mantenere e aumentare l’indotto economico creato già oggi dall’HCAP (che, lo ricordiamo, è uno dei principali datori di lavoro della Valle Leventina), con un indubbio vantaggio per l’intero Sopraceneri”. Nel messaggio si cerca tuttavia inutilmente una qualsiasi garanzia che quanto affermato sia corretto o che possa assicurare che il credito, utilizzato per un aumento di capitale azionario e non per la costruzione della pista, porti un reale indotto a Bellinzona e alla regione. Il Municipio non ha approfondito l'argomento limitandosi a riprendere acriticamente le premesse della mozione, e lo dimostra il fatto che, rispondendo ad inizio 2021 ad un'interpellanza PPD, ventila l'ipotesi di inserire una sala multifunzionale nel Centro sportivo di Bellinzona.

Infine, l’infelice tempistica del Municipio. Ci troviamo ormai da un anno nel pieno di un’emergenza pandemica le cui devastanti conseguenze sociali e economiche sono già visibili. Molti lavoratori e lavoratrici vivono da mesi con un salario ridotto, molti e molte hanno perso il lavoro e hanno dovuto chiudere (temporaneamente) le proprie attività continuando a sostenerne i costi di gestione (pensiamo ai piccoli commercianti, alla ristorazione, ecc.). Ma la crisi ha colpito duramente anche i settori culturali, artistici e sportivi: a causa delle decisioni delle autorità molte scuole di ballo, di teatro e di musica hanno dovuto ridimensionarsi o chiudere, le compagnie teatrali e i gruppi musicali non hanno potuto proporre il loro spettacoli e le società sportive hanno dovute rinunciare a causa dello stop dei campionati alle entrate negli impianti sportive e quelle ben più consistenti provenienti da carnevali e vari eventi pubblici (mercatini, feste, ecc.). Tutte queste associazioni e società hanno cercato nel limite delle norme e delle loro possibilità finanziarie di continuare la loro attività, ma sono certo che quest’anno peserà enormemente sulle casse di questi gruppi culturali e sportivi, pregiudicandone forse l’attività futura, con grave danno alla Città e a tutte le cittadine e i cittadini che praticano ed usufruiscono di cultura e sport. Il Municipio deve ritirare il messaggio, licenziato con sorprendete velocità e in sospetta concomitanza con le elezioni comunali, mentre il Consiglio comunale dovrà approvare la mozione presentata dall’MPS per sostenere economicamente le realtà cittadine in difficoltà.

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