Intervista con Alda Fogliani, candidata al Consiglio di Stato per MontagnaViva
BELLINZONA - Nuovo appuntamento con le interviste ai candidati al Consiglio di Stato per le elezioni cantonali di aprile. Questa sera la parola va ad Alda Fogliani, esponente di MontagnaViva.
Qual è il problema più urgente da risolvere in Ticino?
“Controllo della spesa pubblica e snellimento dell’amministrazione”.
Quanto la preoccupa la presenza della criminalità organizzata in Ticino e cosa fare per combatterla?
“La malavita è una componente con la quale ogni società deve confrontarsi. I mezzi per contrastarla devono essere adeguati all’evoluzione dei tempi e possibilmente d’avanguardia rispetto a quelli in dotazione al nemico. Proporrei di dirottare forze e mezzi in questo settore, a scapito, per esempio, della caccia al povero ladro di polli e alle infrazioni dell’automobilista”.
In Ticino ritiene necessaria una riforma fiscale?
“A favore del ceto medio e delle famiglie e più incisiva sulla ricchezza”.
Se fosse eletto in Consiglio di Stato quale dipartimento vorrebbe?
“Montagna”.
Lei è favorevole al sistema maggioritario?
“No”.
Lei è favorevole alla liberalizzazione dell'apertura dei negozi su modello italiano?
“Si”.
Qual è la cosa più imbarazzante / fastidiosa che è costretta a fare in campagna elettorale?
“Più che imbarazzante considero molto triste (purtroppo non solo in campagna elettorale) investire prezioso tempo per scrivere atti ufficiali e di pubblica denuncia contro scandalose inadempienze di autorità inette”.
Perché dovremmo votare lei?
“Perché investo del mio e ci metto la faccia, per sacrosante ragioni”.