Cerca e trova immobili

MONDO ANIMALEFà la cosa giusta

25.08.14 - 13:10
Vuoi un cane bene addestrato? Addestra te stesso
Fà la cosa giusta
Vuoi un cane bene addestrato? Addestra te stesso

La domesticazione del cane ha segnato il successo dell'Homo Sapiens, permettendogli di sopravvivere all'Uomo di Neanderthal. Il binomio uomo-cane è risultato conveniente sia all'uomo che al cane. Il cane non è solo un amico, il cane è un compagno di vita, un alleato senza il quale non saremmo quello che siamo.

Nel tempo però qualcosa nel rapporto simbiotico uomo-cane è andato deteriorandosi: la comunicazione, in particolare la capacità dell'uomo di interpretare il comportamento del cane.

​Graeme Sims ha scritto un nuovo libro attraverso il quale ci aiuta a  riappropriarci di una tecnica tanto naturale quanto ormai distante.​ Ne ho approfittato per chiedergli alcune cose...

N: Che cosa è cambiato Graeme ​nel​ prezioso rapporto​ tra l'uomo e il cane?
G: È cambiata l’attitudine dell’uomo nei confronti del cane. Le cause sono molteplici. Da una parte il nostro allontanamento dagli ambienti rurali, per risiedere in agglomerati urbani. Questo distacco ci ha portati a perdere gli stimoli maggiormente legati alla natura e a dimenticare come interpretarli. Per il cane questo ha significato una diminuzione del suo impegno intellettuale. Dall’altra sicuramente una cultura improntata sulla superiorità dell’uomo in quanto fatto a immagine e somiglianza di Dio.

N: Graeme, sei stato Pastore della Chiesa anglicana e hai esercitato per diversi anni. Che cosa ​ti ha portato a pubblicare i tuoi ragionamenti​?
G: Questa è un'ottima domanda... Diciamo che ho raggiungo un'età in cui il desiderio di dire la verità è prevalso sull'influenza dell'ambiente nel quale ho vissuto. Vorrei che le persone guardassero gli animali in un'ottica diversa.

N: Che cos'è dunque la cosa giusta?
G: La cosa giusta è avere la giusta attitudine, mettere cioè da parte questa nostra indotta arroganza che ostacola ogni tipo di comunicazione interspecie. Non si tratta di dominare il cane, di correggere i suoi comportamenti sbagliati, si tratta di comprenderlo. E una volta compreso la comunicazione diventa naturale e il risultato non tarderà ad arrivare.

La verità, per quanto irritante possa essere, ci porta a dover lavorare su noi stessi, prima di iniziare il lavoro con il nostro cane. Quando gestivo 10 cani contemporaneamente di fronte a migliaia di persone il mio esercizio giornaliero consisteva nel correggere e a migliorare me stesso, la mia capacità di comprensione e di comunicazione, piuttosto che ​lavorare direttamente sui​  miei cani. Da anni il mio metodo viene considerato gentile. Io aggiungerei che insieme alla gentilezza occorre avere molta coordinazione e un perfetto sincronismo. La maggior parte della comunicazione avviene attraverso il corpo, il più possibile senza parole.

Nella mia esperienza sono giunto alla conclusione che il cane è lo specchio del padrone, o comunque una reazione al suo modo di essere, fermo restando che ogni cane ha un quid iniziale proprio che il nostro comportamento andrà a influenzare, nel bene e nel male. Il comportamento inadeguato del cane non è il problema da risolvere, ma la reazione al problema stesso. Si tratta di un segnale di allarme. Non esiste per me un elenco di problemi e di soluzioni, ma esiste un approccio, un modo di affrontare le situazioni basato sulla capacità di osservazione e di comprensione.

E mentre Graeme racconta mi rendo conto che è naturalmente molto più delle sue parole...​"​

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE