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TICINOVerso l'omogeneizzazione: famiglia alla deriva.

07.05.12 - 08:00
Papageno: in nome dei padri
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Verso l'omogeneizzazione: famiglia alla deriva.
Papageno: in nome dei padri

Un quotidiano ticinese pubblica il 4 aprile a firma di Sandor Marazza la seguente lettera : "Un assurdo di­vieto sulle adozioni". Il signor San­dor si riferisce al dibattito sul diritto di adozione delle coppie omoses­suali. Affermare "… un bambino è fi­glio di un padre e una madre per crescere bene ha bisogno di un padre e una madre" è secondo il Marazza un assurdo. Senza mezzi termini con­clude: "Quello di cui ha bisogno un bambino per crescere bene e in sicu­rezza è l’amore di una famiglia – etero o omogenitoriale che sia – e in un contesto giuridico che ne tuteli tutti i diritti". Chissà cosa pensereb­bero Freud e Jung di tanta tutela del "bene dei figli"? Le "unioni domesti­che registrate" (ossia matrimoni tra omosessuali) con figli sono nume­rose nel nostro paese, afferma il Ma­razza.

A questo punto sorgono spontanee infinite domande. Cosa si intende per famiglia oggi? Come mai il nostro parlamento si occupa che tanta ur­genza dei figli delle lesbiche con figli? Come mai si giustifica questa iniziativa politica affermando che questi figli sono discriminati rispetto a quelli delle coppie eterosessuali?

Ebbene, Papageno replica al Ma­razza, ai politici e alla società che stanno letteralmente defenestrando padri e famiglie "tradizionali" po­nendosi delle domande. Come mai ai figli non viene garantita la bigenito­rialità, ossia l’affido congiunto in caso di separazione dei genitori, una questione che concerne il 59,7% delle famiglie ticinesi? Come mai la revisione del diritto tutorio in Ticino che dovrebbe entrare in vigore il 1. gennaio prossimo è stato rinviato al 2018 (!!!) ben sapendo delle gravis­sime lacune esposte nella perizia Af­folter?

Papageno si azzarda anche qualche risposta. Si vuole andare verso una nuclearizzazione della società dove ogni umano viene isolato e omoge­neizzato. Le donne procreeranno senza conoscere il maschio (vedi il recente articolo nel Beobachter sulle donne svizzere che si recano nelle cliniche di Spagna per l’insemina­zione artificiale); i neonati nasce­ranno tutti con gli stessi diritti e ver­ranno affidati allo Stato (vedi i mas­sicci investimenti negli asili nido e nelle strutture parascolastiche che permettono alle donne-lavoratrici di posteggiare la prole); i padri – se identificati – manterranno il diritto di finanziare la nuova società vivendo senza donna né figli. Sull’altro fronte lo Stato blocca ogni iniziativa che voglia garantire ai figli di avere un padre, una madre e crescere ma­terialmente e psichicamente in un contesto famigliare (vedi ad esempio la bocciatura dell’iniziativa UDC per la defiscalizzazione di quei genitori che vogliono crescere in casa i propri figli).

Date queste tendenze anche il signor Marazza è già fuori tempo massimo, poiché la famiglia omogenitoriale appartiene oramai al passato.

In futuro mangeremo pane e solitu­dine, purché i conti tornino. Parola di Papageno.

Contatto: Tel 079 – 240 40 51 & 076 – 376 83 39

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