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ti.mammeMutismo selettivo: quando i bambini scelgono di non parlare

17.06.22 - 08:00
Il disturbo è transitorio, ma può interferire con la qualità della vita dei piccoli
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Mutismo selettivo: quando i bambini scelgono di non parlare
Il disturbo è transitorio, ma può interferire con la qualità della vita dei piccoli

L’assenza di comunicazione verbale nei bambini è definita mutismo selettivo e rappresenta un disturbo d’ansia. I pargoli affetti da questo problema riescono a parlare solo con le persone delle quali si fidano ed in contesti per lui sereni ed affidabili come quelli familiari. Il numero degli interlocutori scelti dal bambino con mutismo selettivo può essere assai variabile e si può anche ridurre ad un solo genitore e rappresenta il metodo grazie al quale il piccolo riesce a sottrarsi alle aspettative di comunicazione in determinati contesti.

Per poter parlare sicuramente di mutismo selettivo bisogna riscontrare determinate circostanze. Prima di tutto l’incapacità del piccolo di parlare – nonostante sia in grado di farlo – in ambienti scontati come la scuola, con inevitabili conseguenze sulla comunicazione sociale e sui risultati scolastici.

Nessun altro disturbo della comunicazione incide sul mutismo selettivo che non ha attinenza con altri disturbi come quelli legati all’autismo.

Come gestire il disturbo? Il mutismo selettivo è un problema transitorio che si risolve spontaneamente e, generalmente, non si ripresenta, ma la timidezza e la chiusura che lo caratterizzano tendono a rimanere. Le cause del problema si pensa risiedano nella scelta del bambino di evitare situazioni di personale disagio, rendendolo così una sorta di meccanismo di difesa e, se non interferisce sulla qualità della vita del piccolo, si può accettare rispettando il pargolo senza costringerlo a comportarsi diversamente.

Solo se il disturbo si rivela causa di situazioni dalle conseguenze negative per il bambino – per esempio la presa in giro dei compagni di scuola – o conseguenza di un disagio psicologico, diventa necessario rivolgersi ad uno specialista. In ogni caso, comunque, il mutismo selettivo non deve essere causa di rimproveri per il piccolo, mentre ogni volta che il bimbo parla dovrà essere ascoltato con attenzione e ricevere le lodi per quel momento di comunicazione e la gratitudine per quel piacere. Ricompense e gratificazioni sono l’incoraggiamento di cui ha bisogno ogni piccolo paziente con disturbi di mutismo selettivo, mentre costrizioni e punizioni devono essere evitati per rispettare il piccolo ed invogliarlo ad abbandonare la strada del silenzio forzato.

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