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TI.MAMMELa prima donna nello spazio e la sua «space baby»

17.07.21 - 09:00
Verità e leggende sulla missione orbitale russa alla quale partecipò Valentina Tereshkova
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La prima donna nello spazio e la sua «space baby»
Verità e leggende sulla missione orbitale russa alla quale partecipò Valentina Tereshkova

Elena Nikolaeva, classe 64, è medico, lavora per la compagnia aerea russa Aeroflot e ha un figlio. La sua notorietà deriva dall’essere figlia di Andrian Nikolaev, cosmonauta russo, e Valentina Tereshkova, la prima donna andata nello spazio. In realtà la fama è tutta della mamma che, nel lontano 16 giugno 1963, a bordo della capsula Vostok 6 fu lanciata in orbita nell’ambito del progetto aerospaziale russo che puntava a realizzare una missione abbinata tra la Vostok 6 e la Vostok 5, partita il 14 giugno ed occupata da Valerij Bikovski, e a verificare quali potessero essere le conseguenze dell’assenza di gravità sull’organismo femminile e, soprattutto, sul loro apparato riproduttivo. Quando Valentina Tereshkova, dopo aver sposato Nikolaev, poco dopo il rientro dalla missione nello spazio, diede alla luce Elena tutto il mondo la salutò definendola la “prima figlia dello spazio”, pur non nascondendo alcuni interrogativi sulla normalità della bambina, che era frutto di un parto piuttosto complicato conclusosi con un taglio cesareo.

Le radiazioni ionizzanti dalle quali erano stati colpiti entrambi i genitori della piccola durante i loro voli spaziali, preoccupavano i medici e quando, dopo le prime apparizioni in pubblico, la piccola sparì dalla circolazione, si innescò il tam tam delle fantasie più allucinanti che impedirono anche a uomini politici di esimersi dal divulgare notizie ipotetiche che volevano la bambina sordomuta. Le celebrazioni pubbliche, bramate soprattutto per festeggiare il primato della Russia di Kruscev sull’America, in pieno clima di guerra fredda durante il quale ogni occasione era ottima per conquistare e sbandierare nuovi successi, avevano mostrato il viso grazioso di Elena ed il suo sguardo incuriosito, prima ancora che venisse stampato su tutte le confezioni di cioccolato Aljonka fatte e vendute in Russia. Per questo, quando della famosa space baby non si ebbero più notizie, si cominciò a vociferare che crescendo la piccola avesse manifestato problemi a dir poco mostruosi, frutto di uno sconosciuto virus alieno, e che per questo motivo fosse tenuta nascosta affinché non fosse svelato il suo tragico segreto.

Tutte le informazioni su Elena erano secretate e pensando alla vicenda della cucciolata con malformazioni nata dai primi cani mandati nello spazio, i dubbi venivano scomodamente confermati. In realtà Elena era solo tenuta lontano dai clamori della cronaca per volontà della mamma, stava bene e cresceva serena, distante dalla propaganda russa dalla quale era stata volutamente preservata. Le notizie più scomode, in realtà riguardavano la verità del viaggio spaziale di Valentina, che la stessa cosmonauta rivelò al mondo intero. L’esperienza trionfale vantata dai russi era stata ricca di peripezie: un errore aveva rischiato di far perdere la capsula nello spazio, Valentina rimase per tutta la durata del volo legata al seggiolino ed era stata sparata nell’atmosfera senza alcuna attenzione. Il ritorno mostrato dagli organi del regime dopo cinque mesi dal rientro era falso ed era stato girato quando la cosmonauta era uscita dall’ospedale. Essere stata la prima donna ad andare nello spazio è lo straordinario primato di Valentina Tereshkova, mentre quello di sua figlia rimarrà racchiuso nel suo essere la prima ed indimenticata space baby.

TMT (ti.mamme team)

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