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TI.MAMMEIl ritocchino di compleanno: una pericolosa tendenza adolescenziale

31.03.21 - 08:00
Troppi interventi estetici tra i minorenni allarmano gli addetti ai lavori che chiedono leggi severe
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Il ritocchino di compleanno: una pericolosa tendenza adolescenziale
Troppi interventi estetici tra i minorenni allarmano gli addetti ai lavori che chiedono leggi severe

La chirurgia estetica ha sempre provocato levate di scudi a favore e contrari, spesso scatenando le polemiche dei più integralisti. Donne che si rimodellano sino a provocare spavento ed altre che ricorrono ai ritocchini di rito per spianare qualche ruga o recuperare le palpebre cadenti. La via di mezzo dovrebbe coincidere con il buon senso ed il piacere di sentirsi a proprio agio con se stesse, ma si sa: farsi prendere la mano è un attimo. E non solo per il gentil sesso, visto che la chirurgia estetica, insieme a trattamenti e procedure varie, spopola anche tra gli uomini. I capelli cominciano a rizzarsi per il panico, però, quando l’abbinamento è: interventi estetici e bambini. Era il 2018 e l’American Society of Aesthetic Plastic Surgery evidenziava un dato impressionante secondo il quale erano stati eseguito oltre 30mila interventi estetici su pazienti under 18. Una notizia impressionante che potrebbe essere inserita nel catalogo degli eccessi a stelle e strisce, se non fosse che anche nella vicina Italia sembrerebbe esserci una tendenza simile, mentre la Germania lotta con il fenomeno tanto da richiamare l’attenzione del ministro tedesco alla salute Jens Spahn che nel 2019 tuonava contro la pubblicità della chirurgia estetica destinata ai più giovani. 

Le sollecitazioni che arrivano dall’esterno, tra social media e pubblicità che sbandierano vessilli di bellezza difficili da emulare, operano una sorta di lavaggio del cervello nei più giovani, sempre più convinti di dover apparire diversi da quello che sono… anche se sono ancora troppo giovani per capire come sono davvero! Perché il problema, fondamentalmente, è proprio questo: adolescenti stalkerati da un’idea di bellezza da raggiungere anche a suon di bisturi e liposuzioni. La ragazzina che chiede un paio di tette nuove per il compleanno o una rinoplastica per la promozione a scuola è figlia di una società fondata su copertine patinate e silicone, ma la sua salute, fisica e mentale, non può nutrirsi di questi elementi e certe scelte andrebbero disciplinate in famiglia. Oltre che da provvedimenti di legge. Anche in Italia, il professor Carlo Gasperoni, chirurgo plastico, sull’onda dei provvedimenti tedeschi, ha indicato il Ministero della salute come necessario fautore di un provvedimento volto a vietare, a partire dai social, le pubblicità riguardanti interventi di chirurgia estetica per i minorenni. 

Mentre Instagram ha battuto tutti sul tempo e, dalla fine del 2019, ha oscurato i post sponsorizzati di interventi estetici e prodotti dimagranti per gli under 18. Facendo salvi gli interventi di chirurgia plastica migliorativi di uno stato di salute, tutti gli altri devono aspettare. Comprese le punturine di botox che dilagano come fossero multivitaminici. Ancora una volta, però, prima di tutto spetta ai genitori il primo importante passo verso i figli, per evitare che cadano nel vortice della bellezza fuori portata. Dialogo ed ascolto sono sempre alla base della salvezza. Il solo rifiuto alla richiesta di un ritocchino per il compleanno, non serve, perché la necessità è quella di capire quale disagio abbia mosso quella richiesta, al fine di intervenire a migliorare l’autostima dei propri figli ed a puntellare le loro sicurezze.

 

TMT (ti.mamme team)

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