Una ricerca italiana allarma scienziati e mamme
Verificata la presenza di microplastiche nella placenta umana: è questa la sconvolgente notizia che ha turbato le mamme. E non solo loro! Delle micro particelle di plastica, che inquinano i mari e gli oceani, è nota la pericolosità per la salute ed è risaputo che la loro enorme presenza in mare finisce per farle diventare parte della catena alimentare della fauna marina. Circa il 20% dei pesci che finiscono nella nostra alimentazione è ricco di microplastiche i cui inquinanti possono finire nel nostro organismo, con conseguenze sul sistema endocrino e potenziali alterazioni genetiche.
I ricercatori dell'ospedale romano Fatebenefratelli e del Politecnico delle Marche hanno pubblicato uno studio sulla rivista Environment International evidenziando i pericoli derivanti dalla presenza di plastica nel corpo umano. Le conseguenze ricadrebbero sul sistema immunitario che finisce con il riconoscere ciò che non è organico come a sé appartenente. La ricerca si è basata sull'analisi delle placente di sei donne in buona salute, di età compresa tra i 18 ed i 40 anni, con gravidanze prive di problemi.
Con l'utilizzo della Raman microspettroscopia, in dotazione al Politecnico marchigiano, sono stati individuate microplastiche della grandezza di un globulo rosso. I frammenti di materiale artificiale, potenzialmente derivanti da cosmetici, gesso, dentifricio o adesivi, sono stati rinvenuti nell'area della placenta legata al feto e nel feto stesso. L'evidenza dei ricercatori è stata posta sulla pericolosità di questa realtà sulla salute dei bambini e lo studio continua sulla possibile risposta del sistema immunitario così come sulle vie di ingresso delle microplastiche nell'organismo. Per il momento si suppone che esse siano l'apparato respiratorio e l'alimentazione.
TMT (ti.mamme team)