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Certezze e credenze sull'integrità del sacco amniotico durante il parto
Nascere con la camicia è, spesso, un modo di dire usato per indicare una persona con una particolare dose di fortuna. Il senso arriva da un avvenimento che si può osservare raramente - ogni 80 mila parti circa - e che porta con sé una serie di benefici più o meno scientifici. La camicia alla quale si fa riferimento nel parto è il sacco amniotico che, nei casi in oggetto, rimane integro invece di aprirsi durante la cosiddetta rottura delle acque.
Questo involucro protettivo accompagna il piccolo che viene alla luce, e quasi fosse un cuscinetto ammortizzatore ripara la testa riducendo i traumi che altrimenti si verificano durante il passaggio nel canale del parto. Il piccolo nato con la camicia vive un parto naturale e sereno, senza accelerazioni e questo procedimento dovrebbe essere favorito in ogni caso di parto con anestesia epidurale, come afferma la dottoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'ospedale San Raffaele di Milano.
Grazie all'analgesia peridurale, infatti, è possibile un travaglio più lungo che consente al corpo femminile di adattarsi al passaggio del bambino senza traumi e non comporta alcun problema per il neonato. Anzi! I piccoli nati con la camicia, ossia venuti al mondo ricoperti dalla membrana chiara del sacco amniotico, sono sereni, dormono tutta la notte dopo solo una settimana dalla nascita, crescono meglio e hanno migliore velocità di apprendimento, come evidenzia la dottoressa Graziottin. Una bella fortuna!
TMT (ti.mamme team)
