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TI.MAMMEDonne, mamme e lavoratrici

09.01.21 - 07:00
Essere una mamma che lavora è positivo anche per i piccoli
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Donne, mamme e lavoratrici
Essere una mamma che lavora è positivo anche per i piccoli

Siete mamme lavoratrici e vi lasciate pervadere da un senso di inadeguatezza, con lo scrupolo di sottrarre tempo ai figli per il lavoro? Non serve: sappiate che i vostri figli non soltanto non ne soffrono, ma anzi ne beneficiano. E lo dice la scienza! Uno studio condotto dall'Harvard Business School su 31 mila volontari di entrambi i sessi, in 21 Paesi sviluppati, dichiara che una mamma lavoratrice è l'esempio che stimola le proprie figlie a lavorare, a far carriera ed a guadagnare più delle loro coetanee le cui mamme sono casalinghe. E nei figli maschi induce ad occuparsi maggiormente della propria progenie in futuro. Fermo restando che la scelta o la necessità di lavorare, così come quella di non farlo, per ogni donna è assolutamente legittima. 

L'importante è che lavorare non sia vista come una condizione di sofferenza e che stare a casa non diventi una costrizione frustrante. Dalla situazione di figli di genitori lavoratori, i piccoli ricavano anche uno stimolo sociale grazie alla frequenza anticipata dell'asilo, che permette di entrare in contatto con i compagni e relazionarsi con loro, imparando anche a diventare più indipendenti. Se mamma e papà lavorano, quindi, non sottraggono tempo ai figli - a patto che quello trascorso insieme sia di qualità -, ma offrono loro un esempio costruttivo. I bambini, infatti, apprendono da entrambi i genitori come gestire le risorse di socialità e carriera, notando differenze e similitudini. 

Ma se i pargoli sono abituati anche all'assetto «mamma casalinga e papà lavoratore», può succedere che si trovino al cospetto di un ordinamento inverso, che vede il papà a casa e la mamma al lavoro. Difficilmente si tratta di una scelta, più spesso è frutto della crisi, ma è meno raro di quanto si pensi. Una simile condizione, però, deve essere corretta per evitare il comprensibile sconforto depresso dell'uomo che, invece, deve riuscire a reagire alla situazione rendendo la sua presenza in casa un'opportunità vantaggiosa per il rapporto con i figli, piuttosto che un esempio sconfortante. Ne trarrà vantaggio l'educazione dei pargoli, ma anche la serenità del genitore alla ricerca di un nuovo impiego.

TMT (ti.mamme team)

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