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TI.MAMMEIl sonno dei bebè ed il metodo Ferber

28.08.20 - 08:00
Pro e contro del sistema che insegna ai bambini ad addormentarsi da soli
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Il sonno dei bebè ed il metodo Ferber
Pro e contro del sistema che insegna ai bambini ad addormentarsi da soli

Si chiamano metodi di apprendimento del sonno e sono sistemi con i quali i bambini imparano a dormire da soli. Il più conosciuto è il metodo Ferber, sino a qualche tempo fa considerato il migliore e più diffuso. Poi la comunità scientifica ha espresso importanti critiche su di esso mettendone in discussione la validità. La finalità del metodo Ferber è quella di creare abitudini legate al sonno che insegnino al bambino ad addormentarsi da solo. Alla base del sistema c'è la regola di lasciare che il piccolo pianga nella culla, senza accorrere a controllare cosa provochi quel pianto. Secondo il dottor Richard Ferber, pediatra fondatore Centro Pediatrico per i Disturbi del Sonno dell’Ospedale Infantile di Boston ed ideatore del metodo, i bimbi tra i 3 ed i 5 mesi sarebbero già pronti per dormire da soli, ma la comunità scientifica si è opposta a questa teoria, ritenendo il suo metodo persino crudele. Tra i vantaggi del metodo Ferber ci sarebbe il maggior riposo del piccolo, che impara subito a dormire ed a calmarsi da solo, senza dipendere dai genitori. 

Un bambino che si ritrova da solo al buio e piange per essere confortato dai genitori, si aspetta che mamma e papà arrivino a rassicurarlo, per consolidare la sua fiducia in loro e veder rafforzata l'idea di protezione che si aspetta. Ma rimanere da solo a piangere, sino ad addormentarsi per sfinimento, potrebbe essere un danno per il suo rapporto con i genitori oltre che un duro colpo per la serenità e l'autostima del piccolo. Forse è preferibile trovare metodi meno drastici per conciliare il sonno dei bebè! Via libera ai giochi che lo stanchino durante il giorno, per farlo dormire più facilmente durante la notte, ma niente stimoli che possano svegliarlo durante cambio e poppate notturne. Quando arrivano i segnali di stanchezza mettere subito il piccolo nella culla così che si addormenti lì, imparando che quello è il suo luogo per riposare. E se poi piange nulla vieta di andare a vedere cosa accade, senza far rumore e senza accendere la luce, per verificare se riesca a calmarsi da solo prima di consolarlo.

TMT (ti.mamme team)

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