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TI.MAMMEIl pudore e la vergogna nei bambini

26.08.20 - 08:00
Quando i piccoli chiedono rispetto per la propria privacy
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Il pudore e la vergogna nei bambini
Quando i piccoli chiedono rispetto per la propria privacy

Estate, tempo di vacanze e di nudità. Ovviamente parliamo di quelle dei bambini, associate ai concetti di pudore e vergogna che possono profilarsi da un momento all'altro, senza tempistiche generiche. In linea di massima questi concetti prendono vita nella vita dei bambini parallelamente alla consapevolezza di se stessi e del proprio corpo. Sino a circa 2 anni, infatti, i bambini non conoscono il pudore, vanno tranquillamente in giro nudi ed apprezzano la comodità del costume adamitico! In spiaggia sgambettano senza costume e giocano nella sabbia in compagnia di adulti e coetanei senza farsi alcun problema. Verso i 4 anni qualcosa comincia a cambiare perché i piccoli scoprono il proprio corpo e notano le differenze di genere, ed è così che può cominciare a nascere l'idea di privato. 

Da questo momento e sino ai 7 anni, i bambini cominciano a capire la differenza tra quello che si può dire o mostrare liberamente e quello che, invece, è meglio tenere per sé. Imparano, cioè, la differenza tra sfera strettamente privata ed ambito pubblico. Si profilano, così, riservatezza, vergogna e pudore che, in un percorso graduale, porteranno i bambini a capire come gestire la propria privacy, fisica e morale. Da tenere sempre bene a mente è la differenza tra la logica del pudore e della riservatezza degli adulti rispetto a quella dei bambini, per evitare che esse si scontrino. In particolare il pudore è sempre il sentimento che protegge ciò che i piccoli considerano intimo e personale, mentre la vergogna è tendenzialmente associata alla sensazione di aver sbagliato ed al bisogno di rimediare. 

Se un bambino, che sino all'estate scorsa non aveva problemi a sgambettare nudo in spiaggia ed a giocare senza remore e senza costume, quest'anno preferisce non farlo e rimane avvolto nel telo da bagno se la mamma lo spoglia, sarà opportuno accogliere la sua esigenza e soddisfarla. Stesso discorso se un bambino o una bambina mostrano di essere a disagio con gli adulti in déshabillé e chiedono di evitare queste situazioni: è necessario comprendere la loro difficoltà e rispettarla. Questo servirà a sostenere la sua autostima ed a rafforzare l'idea che una sua esigenza deve sempre essere rispettata e mai sottovalutata, da chiunque. Perché assecondare il pudore dei bambini non significa assolutamente farli crescere inibiti o bacchettoni, bensì consapevoli e sicuri.

TMT (ti.mamme team)

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