Come gestire i contrasti tra figli evitandone il perdurare anche da adulti
Competizione, litigi e confronti sono i segnali più tipici della gelosia tra fratelli e sorelle, indistintamente. L'arrivo di nuovo fratellino o sorellina, infatti, innesca inevitabilmente una sopportazione a volte faticosa che sfocia nella gelosia, dimostrata in modo infantile ma efficace. Cominciano così le sfide nei giochi, i bisticci con tanto di spintoni ed i confronti che evidenziano a mamma e papà di non essere stati equi con tutti i figli. E può arrivare anche la regressione, con il figlio più grande che chiede di essere accudito dai genitori come fanno con il fratellino o sorellina minore.
L'accettazione del nuovo arrivato con il tempo può dare adito a questi comportamenti, ma bisogna evitare che si radicalizzi per colpa degli stessi genitori. L'errore più facile da commettere, infatti, è l'errata gestione delle differenze dei figli che rischiano di diventare termini di paragone a sfavore di uno o dell'altro figlio, preferendo di solito quello più vicino alle proprie aspettative. Un altro passo falso è l'eccessiva responsabilizzazione del figlio maggiore che, pur essendo il più grande, rimane comunque un bambino!
Figli che si trovano a competere per l'affetto e l'attenzione dei genitori avranno problemi anche in età adulta. È preferibile, quindi, dedicarsi ad ognuno in tempi e modi diversi, garantendo a tutti lo stesso interesse. Ed in caso di litigi i genitori non dovranno mai schierarsi dalla parte di uno o dell'altro figlio, ma potranno ragionare con loro per capire il nocciolo della discussione per trovare una soluzione buona per tutti. E poi, regola sempre valida in ogni contesto, è utile invogliare alla collaborazione per cementare l'unione e l'accordo, alla base di un legame lungo una vita.
TMT (ti.mamme team)