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TI.MAMMEDue cervelli sono meglio di uno

27.02.20 - 08:00
Il valore scientifico della connessione tra testa ed intestino
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Due cervelli sono meglio di uno
Il valore scientifico della connessione tra testa ed intestino

«La natura ha dato all'uomo due estremità: una su cui sedere e una con cui pensare. Fin da allora il successo o il fallimento dell'uomo sono dipesi da quella che ha usato di più», un'affermazione condivisibile attribuita a George Ross Kirkpatrick. Sarebbe stato più complicato, però, per il politico americano riformulare la sua espressione in base alla teoria dei due cervelli del dottor Micheal Gershon, neurobiologo della Columbia University. 

«Ragionare con la pancia», quindi, non è più solo un modo di dire, utilizzato soprattutto dagli uomini riferendosi all'emotività femminile. Perché se è vero che, in particolari periodi compresa la gravidanza, il gentil sesso può avere delle reazioni di pancia, fortemente condizionate da emozioni e sbalzi ormonali, è anche vero che esiste un asse cervello-intestino comune a tutti. Ora non pensate subito ai gamberoni che hanno il filo intestinale che arriva dritto al cervello, perché altrimenti si altera il senso della rivelazione scientifica!

La connessione tra attività cerebrali ed intestino è il fulcro della teoria del secondo cervello alloggiato nell'addome, lì dove si trova un circuito neuronale autonomo. Per farla semplice: tagliando un pezzo di intestino esso continuerà a funzionare, a differenza degli altri organi che, separati da cervello e midollo spinale, muoiono. Come dire che il tessuto neuronale del nostro intestino riesce a sviluppare sensazioni ed a memorizzare emozioni. E questa non è una cosa tipica solo delle mamme fortemente empatiche.

L'intestino è anche il termometro del nostro umore perché la sua salute condizione la nostra psiche e viceversa. Un po' la solfa del «siamo ciò che mangiamo» che, in effetti, è vera! I disturbi intestinali si ripercuotono sull'umore e sono visibili anche sul volto e sull'incarnato. Per questo una corretta alimentazione favorisce il benessere di mente e corpo.

Tra cervello e pancia esiste un vero e proprio canale comunicativo privilegiato, un asse di connessione incredibile che eleva al livello di verità scientifiche le percezioni tipo le farfalle nello stomaco. Perché no, quelli non sono crampi, ma veri sfarfallii legati all'emotività di un momento. Donne o uomini, quindi, non fa differenza: ragionare con la pancia è molto più comune di quanto si pensi, anche perché secondo il dottor Gershon tra i due cervelli è quello nell'addome ad avere spesso la meglio!


TMT (ti.mamme team)

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