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TI.MAMMEIn Svizzera i genitori si fidano più del pediatra che di internet

28.08.19 - 08:00
Il 90% ritiene ad esempio che le informazioni che si trovano online siano vere "solo a volte"
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In Svizzera i genitori si fidano più del pediatra che di internet
Il 90% ritiene ad esempio che le informazioni che si trovano online siano vere "solo a volte"

Anche in Svizzera molti genitori consultano i siti internet per informarsi sulla salute dei figli. Quando però un bambino si ammala preferiscono rivolgersi ad un medico, secondo uno sondaggio pubblicato oggi dalla ZHAW.

Per il loro studio, i ricercatori dell'Alta scuola di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) hanno realizzato interviste online con 750 coppie di genitori con bambini fino ai due anni d'età.

Le risposte mostrano che i genitori ricorrono ad internet per informarsi su argomenti generali che riguardano la salute dei figli. La metà circa consulta i media digitali prima o dopo essersi recato dal pediatra.

Quando però le cose si fanno serie, a contare è in primo luogo l'opinione del medico. Dal sondaggio emerge infatti che in caso di una malattia acuta, i canali di informazione digitale sono molto poco consultati.

Questa situazione può essere interpretata come una mancanza di fiducia nei media digitali, afferma citata in una nota Julia Dratva, responsabile dello studio del dipartimento della salute della ZHAW,

Il 90% dei genitori ritiene ad esempio che le informazioni che si trovano su internet siano vere "solo a volte". I due terzi delle coppie di genitori cercano inoltre di verificare l'affidabilità della fonte. E solo la metà dice di essere in grado di comprendere e valutare correttamente le informazioni trovate su internet.

In generale - sottolinea ancora l'autrice - i contatti interpersonali sono la fonte di informazioni più frequente per i genitori di bambini piccoli. Tutti gli intervistati dicono di scambiare informazioni con almeno una persona su questioni di salute infantile - sia in modo informale con famigliari o amici, che rivolgendosi ad un pediatra. Anche tra i "nativi digitali", lo scambio personale è la prima scelta.

Le principali fonti di informazione online sono i motori di ricerca e i siti specifici che si rivolgono espressamente ai genitori (47%). I social media (6% ) e le app dedicate (8%) sono invece meno utilizzati.

Questi risultati differiscono da altri paesi in cui le applicazioni e i social media svolgono un ruolo molto più importante. Per la responsabile dello studio, ciò significa che il potenziale legato all'informazione online potrebbe essere meglio sfruttato.
 
 ats

 

TMT (ti.mamme team)

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