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CANTONEDa Blake a Black

14.03.19 - 12:43
Cambia la Retrospettiva del Locarno Film Festival di quest'anno: al posto dell'omaggio a Edwards ci sarà il viaggio nel cinema nero
Da Blake a Black
Cambia la Retrospettiva del Locarno Film Festival di quest'anno: al posto dell'omaggio a Edwards ci sarà il viaggio nel cinema nero

LOCARNO - Rinvio con anticipo. Il Locarno Film Festival ha deciso di posticipare la risata di Blake Edwards e accendere una luce sul cinema nero. Un cambio di prospettiva e di Retrospettiva. La nuova Retro di Locarno72 si chiamerà così, Black Light, e perlustrerà i confini di un cinema che è molti cinema: il cinema nero.

La svolta è arrivata dagli Stati Uniti, da dove nelle scorse settimane è partita la richiesta della Blake Edwards Estate di rinviare la Retrospettiva del 2019 dedicata al genio della commedia hollywoodiana. Da qui la decisione del Festival: rinviare il presente e anticipare il futuro. Così la Retrospettiva immaginata e in cantiere per il 2020 diventa la nuova Retrospettiva di Locarno72: Black Light. Mentre il curatore Roberto Turigliatto continuerà a lavorare sulle prossime retrospettive in cantiere, il Locarno Film Festival è pronto ad accogliere i protagonisti di un secolo di cinema nero, raccolti dal curatore e autore indipendente, specialista del black cinema, Greg de Cuir Jr. A lui è stata affidata la curatela di Black Light, un viaggio nel '900 pronto a sconfinare negli esordi del XXI secolo che toccherà geografie opposte e autori agli antipodi.

Così come non si può parlare di una sola Africa, non si può parlare di un solo black cinema. La realtà, affondando le mani nella storia e tra le storie, è più complessa. La Retrospettiva di Locarno72 vuole oltrepassare il concetto di Black in quanto identità o problema sociale e indagare l’immaginario dei registi che hanno reinterpretato simili questioni – storiche e politiche – in diverse epoche e diversi luoghi. Strutturata come un'indagine eclettica, focalizzata principalmente sul ventesimo secolo, la Retrospettiva Black Light presenterà autori di culto, race movies degli anni ’20 e ’30, capolavori pionieristici e autori essenziali impegnati nella politica razziale di quell’epoca.

Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival, ha dichiarato: «Spesso mi viene posta la domanda sul genere (gender), mossa da quello straordinario movimento che è il #MeToo; penso però che la lotta contro la dominazione sociale debba andare oltre il combattimento delle sole donne e includere tutte le persone che non corrispondano alla supremazia del maschio bianco eterosessuale. Un concetto così recente come quello di "razza" - nato nel diciottesimo secolo - è parte di questa discussione ed è contemporaneo alla nascita e alla storia del cinema. Quello che il Locarno Film Festival vuole chiedersi e indagare, grazie a Black Light, è come gli artisti abbiano sviluppato la questione nera attraverso i film durante il ventesimo secolo».

La Retrospettiva curata da Greg de Cuir Jr sarà presentata in collaborazione con la Cinémathèque suisse e sarà arricchita da una pubblicazione edita in inglese e francese da Capricci.

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