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L'OSPITESosteniamo i bambini e i ragazzi per il futuro di tutti

16.09.14 - 15:14
Fabio Canevascini, Deputato PS al GC
Sosteniamo i bambini e i ragazzi per il futuro di tutti
Fabio Canevascini, Deputato PS al GC

Il lavoro, la famiglia, i figli: la vita oggigiorno è frenetica. Esigenze diverse, spesso in conflitto fra loro. Devi guadagnare abbastanza per mantenere te e la famiglia, e nel contempo devi anche, giustamente, pensare al bene e al futuro dei tuoi affetti.

E diciamolo: la società e lo Stato non aiutano come dovrebbero. I dati sono là da vedere: i bambini e i ragazzi del nostro Cantone sono agli ultimi posti nella classifica della spesa pro capite per l’educazione. La media nazionale è di 3'815 franchi. In Ticino siamo a 2'900 franchi. I numeri si commentano da sé.

Per cambiare la situazione è stata lanciata l’iniziativa “Aiutiamo le scuole comunali – Per il futuro dei nostri ragazzi”. Andremo a votarla, con un convinto Sì, il prossimo 28 settembre, perché chiede tre cose giuste.

Anzitutto l’iniziativa chiede più mense, più doposcuola e scuole dell’infanzia a orario prolungato. L’obiettivo è un’organizzazione capillare di questi servizi accessibile a tutte le famiglie, poiché in alcuni distretti le mense sono presenti solo in un quarto delle sedi scolastiche e spesso non tutti gli allievi riescono ad accedervi. Nel contempo l’80% dei bambini non può usufruire di scuole dell’infanzia a orario prolungato. È facile immaginare i salti mortali dei genitori che lavorano ma non possono godere di questi servizi. Servizi che agli occhi dei bambini e dei ragazzi sono semplici ma importanti opportunità di stare in compagnia.

In secondo luogo l’iniziativa chiede di diminuire il numero di allievi per classe. Quasi la metà delle classi di Scuola elementare è composta di allievi molto eterogenei per nazionalità e lingua. Le ricerche internazionali confermano un’ovvietà: minore è il numero di allievi per classe, maggiore è il tempo che il docente può dedicare a ognuno. I dati statistici confermano le maggiori competenze nella matematica e nella lettura raggiunte dagli allievi nelle classi piccole. Ecco perché l’iniziativa propone di diminuire a 20 il numero massimo di allievi per classe a fronte degli attuali 25, con tetti massimi inferiori anche nelle pluriclassi.

Infine l’iniziativa propone che gli allievi con difficoltà comportamentali, attitudinali o linguistiche dispongano del giusto appoggio per uno sviluppo scolastico orientato all’integrazione e al sostegno. Si vuole dunque potenziare il sistema pedagogico, introducendo docenti di appoggio e personale educativo e rafforzando la presenza di docenti d’italiano per gli allievi di lingua straniera.

Sì dirà: “Ma costa!”. Sì, certo: costa. Costa pochissimo, però: un incremento annuo della spesa dello 0.1% per il Cantone e dello 0.2% per i Comuni. Senza dubbio ce lo possiamo permettere, considerando che l’educazione dei nostri giovani non è una spesa ma un investimento nel futuro, per garantire loro la possibilità di competere in un mercato sempre più esigente. Una spesa che, peraltro, ora è inferiore alla media nazionale.

Oltretutto con un’ulteriore ricaduta positiva: investire nella scuola significa anche permettere alle donne ticinesi di mantenere il contatto con il mondo del lavoro, portando redditi in famiglia e valore aggiunto nel lavoro (con il conseguente ritorno economico al Cantone) e mantenendo la possibilità di realizzare sé stesse anche nel mondo professionale, mettendo a frutto i propri studi e le proprie competenze.

Allora votiamo Sì il 28 settembre, per i bambini, i ragazzi e le famiglie del nostro Cantone.

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