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L'OSPITEBonino e il voto degli italiani all'estero

30.12.13 - 07:02
Michele Schiavone, Consiglio Generale Italiani all'Estero
Foto d'archivio (Keystone)
Bonino e il voto degli italiani all'estero
Michele Schiavone, Consiglio Generale Italiani all'Estero

“Nella revisione della legge elettorale, anche della Costituzione, in particolare sul destino del Senato, va un po’ rivista la partecipazione dei nostri italiani all`estero”. Lo ha detto alcuni giorni fa il ministro degli esteri Emma Bonino in un`intervista al TG di La7. “Penso che sia una macchina troppo farraginosa, che ha dato adito ad episodi non brillantissimi. A mio avviso tutto questo andrebbe rivisto, riconsiderando il principio che uno elegge dove paga le tasse”, ha aggiunto la titolare della Farnesina.  La legge Tremaglia, che regola la partecipazione alle elezioni degli italiani all`estero, è stata applicata per la prima volta alle politiche del 2006, per assegnare 18  seggi: 12 alla Camera e 6 al Senato della Repubblica italiana.

Le affermazioni del ministro degli esteri Emma Bonino,  rilasciate a La7 sulla partecipazione e sulla rappresentanza degli italiani all`estero alla vita politica del nostro paese, manifestano uno sconcertante vuoto di conoscenza dei più elementari diritti individuali, che sono alla base delle democrazie moderne. Compresa quella inglese a cui ha fatto riferimento, la quale  a metà del diciottesimo secolo  per pure e semplici esigenze economiche, impose alle sue colonie, e non ai propri cittadini, la tassa sullo zucchero e sul timbro. Da qui il riferimento  al principio “no taxation without representation”.

La contradizione delle affermazioni rilasciate a La7 del ministro Bonino de facto è nei termini, perché tende a recidere un diritto sancito nel titolo IV della Costituzione repubblicana italiana, che a sua volta e solo a mezzo secolo dall`approvazione della Carta fondamentale italiana,  ha recuperato una “lack of representation in italian  Parliament “: ovvero la rappresentanza nei due rami del parlamento dei cittadini italiani residenti all`estero.  

Cosa diversa è, invece,  la legge elettorale e l`applicazione delle norme per renderla legittima, efficace e trasparente sia in Italia, sia all’estero. Questo,  purtroppo,  è il vulnus, e il governo, il  ministro degli esteri Bonino assieme ai diversi costituzionalisti impegnati nella ricerca dell`uovo di Colombo dovrebbero rendersi conto, che la legge elettorale è un male tutto nostrano su cui intervenire con urgenza,  tant`è che la Corte costituzionale ne ha sancito l`incostituzionalità.

La legge elettorale e la rappresentanza sono due istituti giuridici diversi: il diritto di partecipazione attiva e passiva, come quello di rappresentanza parlamentare  sono riconosciuti a tutti i cittadini italiani. Gli strumenti per esercitarli, in molti tendono a confonderli per ragioni che mal si conciliano con l`esclusiva rappresentanza territoriale. A ragion del vero, nell`attuale parlamento italiano gli unici rappresentanti  eletti senza vizio di forma sono i diciotto cittadini scelti nella circoscrizione estero, a differenza dei restanti  onorevoli e senatori che, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale, sono in palese illegittimità.  Eppure, in presenza di reati elettorali al di là della pubblica opinione nessuno è mai andato oltre l` invettiva, neanche per quei casi per i quali il codice penale indica  delitti in materia elettorale quali: il delitto di attentato contro i diritti politici dei cittadini (art. 294) e quello dello scambio elettorale politico-mafioso (art. 416 ter).

Nell`impasse politica e legislativa in cui si trova il nostro Paese, il buon senso vorrebbe che, il ministro degli esteri Bonino desse delle risposte alla necessità di riformare la vigente pratica elettorale dell’intera rappresentanza nella circoscrizione estero. Istanze che le sono state più volte sottoposte dal Consiglio Generale degli Italiani all`estero, di cui è presidente e alle cui riunioni la sua assenza  è diventata consuetudine,  incominciando a indicare la data per rinnovare  i Comitati degli italiani all`estero e il Consiglio degli Italiani all`estero.  

Michele Schiavone, Consiglio Generale  Italiani all`Estero

 

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