Partito Comunista. Massimiliano Ay, segretario
Lo scorso mese di agosto il Partito del Lavoro dei Grigioni (sito), attivo soprattutto in Mesolcina (ma con una piccola presenza anche a Poschiavo) e con due consiglieri comunali a Roveredo e Mesocco, ha proposto al Partito Comunista ticinese di unirsi in un'unica organizzazione comunista operante su tutto il territorio della Svizzera Italiana.
Si tratta di una proposta molto interessante che è stata oggetto di dibattito in seno al Comitato Cantonale del Partito Comunista ticinese, il quale ha deciso di accogliere favorevolmente la proposta grigionese e di sottoporre quindi il quesito - per l'ultima parola - al Congresso Cantonale del Partito che sarà convocata il 10 novembre a Bellinzona. Qualora la proposta venisse definitivamente accolta il Partito adotterà il nome di Partito Comunista della Svizzera Italiana e continuerà ad essere sezione del Partito Svizzero del Lavoro.
Da tempo riscontriamo un interesse per gli ideali comunisti in Mesolcina, tanto è vero che il nostro movimento giovanile, la Gioventù Comunista, opera già da qualche anno come entità trans-cantonale e dispone di vari membri nelle valli del Moesano. Si tratta soprattutto di studenti o apprendisti grigionesi che però vivono gran parte della loro giornata in Ticino e quindi sono già oggi portati a svolgere una parte considerevole del loro lavoro militante nelle scuole e sulle piazze ticinesi.
Oltre a ciò riteniamo vi sia una riflessione seria da fare circa il concetto di Svizzera Italiana: la difesa e la promozione della lingua e della cultura italiana in seno alla Confederazione necessita infatti di unità e di sinergie sempre maggiori fra il Ticino e il Grigioni italiano. In questo senso riteniamo utile lanciare questo progetto pionieristico atto a unire in una sola organizzazione i comunisti della Svizzera Italiana.