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L'OSPITELa casa del cinema è un cavallo di Troia

25.02.13 - 17:21
Mattia Tagliaferri, responsabile PC Locarnese
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La casa del cinema è un cavallo di Troia
Mattia Tagliaferri, responsabile PC Locarnese

L'evoluzione della (mala)progettazione della Casa del Cinema di Locarno ha messo in luce tutte le pecche di questo progetto, a cui la sezione Locarnese del Partito Comunista (PC) vuole rendere attenti, senza peraltro scadere in un'opposizione per partito preso all'idea in questione.

Va innanzitutto detto che Locarno è una città nella quale non esiste una complementare comunale, in quanto cancellata, dopo che proprio i comunisti dell'allora Partito del Lavoro, e in particolar modo i consiglieri comunali comunisti Gabi Antognini ed Emilio Küng e il socialista Galli, erano riuscita a conquistarla; la situazione degli asili nido, delle mense e dei pre/dopo scuola a livello comunale è carente, come il PC ha già sottolineato con una campagna politica relativa proprio a questo tema; nelle scuole comunali vi sono infiltrazioni d'acqua ad ogni pioggia, le quali costringono i bambini tra i catini; l'offerta culturale e di svago, soprattutto per i giovani, è carente ed è in perenne sgretolamento (si veda ad esempio il rischio di chiusura del Canetti, per il quale il Municipio non è intervenuto).

 

Di fronte ai problemi citati il PC non ha paura a dire che il progetto della Casa del Cinema è sì interessante, ma del tutto secondario rispetto a quanto bisognerebbe invece mettere sul tavolo della politica della città di Locarno e di tutto il Locarnese.

 

Non si può inoltre dimenticare che le vecchie scuole comunali di Piazza Remo Rossi - stabile nel quale dovrebbe sorgere la Casa del Cinema - hanno al loro interno numerose associazioni, le quali sono un importante tassello del tessuto sociale e aggregativo regionale. Queste sono messe alla porta, e la città non sta facendo nulla per cercare una nuova sistemazione consona alle loro attività. Prima di avviare qualsiasi progetto bisogna quindi trovare una sistemazione a tutti coloro che svolgono delle attività nelle vecchie scuole comunali.

 

Altro problema del progetto Casa del Cinema è invece quello del finanziamento privato, dietro la cui maschera filantropica si celano dei precisi dictat per velocizzare i tempi di costruzione e il tentativo di qualcuno di installare il proprio cinema nella città di Locarno, a scapito delle attività già esistenti e già sufficientemente in difficoltà. Ci troviamo quindi di fronte alla contraddizione di costruire una struttura che, per la maggior parte dell'anno, fungerà da sala cinematografica privata, quando ce ne sono altre - già esistenti - che finiranno a dover fare a meno dei lavoratori e divenire degli spazi chiusi e inutilizzati (come in parte già accade). Il fatto che ci siano dei vincoli stretti attorno al finanziamento privato, sembrerebbe mostrare quanto dice il PC.

 

Considerando quanto espresso, il PC annuncia che nel caso in cui il Consiglio Comunale di Locarno dovesse accettare il finanziamento per l'edificazione della Casa del Cinema, verrà seriamente valutato il lancia di un referendum, così che sia la popolazione di Locarno a poter decidere se i soldi pubblici debbano essere spesi in questo modo.

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