Cerca e trova immobili

L´OSPITELa politica cantonale sulle aggregazioni favorisce il divario fra Sopraceneri e Sottoceneri

28.11.11 - 20:42
di Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni
None
La politica cantonale sulle aggregazioni favorisce il divario fra Sopraceneri e Sottoceneri
di Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni

In merito all’esito delle votazioni consultive del 20 novembre u.s. riguardanti i progetti d’aggregazione di Lugano, Mendrisio e Ascona, l’Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni (ATAC) rimarca l’inadeguatezza dell’attuale politica cantonale delle aggregazioni, che de facto accentua la differenziazione geografico-fianziaria fra il Sopraceneri e il Sottoceneri. Ciò è tanto più grave se si pensa che negli intenti teorici del Cantone vi è la realizzazione di un piano specifico volto a ridurre le differenze regionali, qui chiaramente disatteso.

Da una parte l’attuale politica delle aggregazioni, di cui è complice lo stesso Gran Consiglio, favorisce la creazione di Comuni disomogenei (vedi la Città di Lugano che congloba pure la Valcolla). Ciò si rende possibile in quanto il Cantone si dimostra pericolosamente latitante, venendo infatti meno al suo compito di ridistribuzione equa e solidale della ricchezza sul territorio: cosicché, piccoli Comuni di periferia (quali quelli della Valcolla), accettano di buon grado di aggregarsi con un Comune benestante, pur distante e urbano (quale è Lugano), nella speranza o nell’illusione di poter ricevere dei benefici finanziari, che al contrario avrebbero dovuto essere loro versati dal Cantone in forme diverse.

Il Cantone, con l’incapacità di accettare la differenza esistente fra la popolazione del Sopraceneri e del Sottoceneri in materia di aggregazioni comunali, favorisce l’acuirsi del divario economico fra le due regioni, quando il suo ruolo sarebbe quello di bilanciarlo e favorire coesione e collaborazione.
L’ATAC stigmatizza inoltre l’agire del Consiglio di Stato che ha voluto provocatoriamente proporre una votazione sul progetto d’aggregazione del Circolo delle Isole, ben sapendo dell’improbabilità di una sua accoglienza. Non bisogna dimenticare che lo studio di questo progetto, oggettivamente già destinato al fallimento sin dalla sua nascita, ha avuto dei costi non irrilevanti per la comunità ticinese.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE