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L'OSPITEPiccole restrizioni per la sicurezza di tutti

20.01.11 - 15:11
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Piccole restrizioni per la sicurezza di tutti

Gli oppositori all’iniziativa « Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi » continuano a sottolineare la presunta perdita di libertà nel dover depositare le armi d’ordinanza negli arsenali e negli stand di tiro, quasi che fossero semplici soprammobili domestici o oggetti indispensabili per la sopravvivenza quotidiana.
Anche in altri ambiti sono state introdotte recentemente piccole restrizioni della libertà come ad esempio i controlli negli aeroporti o l’obbligo di formazione per i proprietari di cani per aumentare un bene essenziale che è la nostra sicurezza. Anche in questo caso il beneficio della prevenzione di omicidi e suicidi (per i quali oggi siamo purtroppo in testa alle classifiche degli Stati!), di poter evitare anche solo una delle 300 morti annuali per armi da fuoco o le minacce nell’ambito della violenza domestica, giustifica pienamente un minimo controllo sul possesso delle armi.
C’è poi chi considera le armi solo come “arnese sportivo di gioia e amicizia”, ma anche le presunte limitazioni della pratica dello sport del tiro non sono per nulla giustificate. Il testo dell’iniziativa menziona infatti per ben due volte questo sport, specificando che sarà competenza della Confederazione legiferare per permettere un corretto svolgimento di questa attività, importante a livello nazionale. Oggi ad esempio per guidare un veicolo a motore o per andare a caccia bisogna possedere una patente e nessuno nega che queste regole (che anch’esse limitano la nostra libertà) sono fatte, ancora una volta, per il bene e la sicurezza di tutti.
Come indica chiaramente anche la Commissione dei Vescovi svizzeri Giustizia e Pace “Un vero senso di responsabilità non si afferma con un semplice appello alla libertà ed alla responsabilità individuale, ma molto di più per l’accettazione di limiti alla propria libertà, utili per il bene di tutti, perché in realtà, non tutti si comportano in modo responsabile”.
Quindi per il bene di tutti votiamo sì all’iniziativa in votazione il 13 febbraio prossimo.

 

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