L'OSPITEStrada forestale di Carasso

C’è molta confusione a proposito della sentenza del Tribunale federale. Si è voluto leggere la sentenza come un definitivo ed irrevocabile no alla strada forestale. Così non è. Il Tribunale federale ha limitato il suo giudizio sul nostro ricorso relativo alla reiezione del ricorso da noi interposto al Tribunale cantonale amministrativo.

Il Tribunale federale, pur respingendo la nostra istanza, evidenzia, testualmente, che “In sostanza non si trovano agli atti accertamenti che consentano di valutare ... l’eventuale necessità di un’opera stradale come quella progettata al fine di svolgere le cure atte ad assicurare la funzione protettiva dei boschi interessati”. Il Patriziato di Carasso, che ha elaborato il progetto con i competenti uffici cantonali, assecondando e dando seguito ad ogni loro richiesta, sta ora valutando la necessità di approfondire quanto in sostanza richiesto dal Tribunale federale. Si tenta pure di delegittimare, e questo è un eufemismo, le decisioni della maggioranza dei patrizi, si introducono categorie di patrizi allorquando nella realtà la sostanza è chiara: coloro che per raggiungere la montagna, i loro rustici, erano serviti agevolmente dalla teleferica si sono sistematicamente opposti alla strada.

Diviene secondaria quella che per noi è la ragione essenziale che palesa la necessità di realizzare la strada forestale: la protezione e la cura dei boschi e dei prati. Diverse sono le opzioni che possiamo adottare affinché le decisioni vincolanti dell’Assemblea dei patrizi non siano disattese e vengano realizzate. Il nostro non è atteggiamento pedissequo, non siamo ostinatamente ostaggio di una logica di contrapposizioni forzate. Siamo semplicemente coerenti e il nostro agire si fonda su concrete, ed attentamente valutate, praticabili decisioni. Per questo nel corso della settimana ventura comunicheremo le nostre decisioni.

Ufficio Patriziale di Carasso