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L'OSPITEAggregazione Monteceneri, denuncia penale per violazione del segreto d'ufficio

23.11.09 - 19:36
Associazione Ticinese per l'Autonomia dei Comuni
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Aggregazione Monteceneri, denuncia penale per violazione del segreto d'ufficio
Associazione Ticinese per l'Autonomia dei Comuni

Raccomandata
Lodevole
Ministero Pubblico
della Confederazione
Taubenstraße 16
3003 Berna

Camorino, 20 novembre 2009

 

DENUNCIA PENALE CONTRO IGNOTI

per infedeltà nella gestione pubblica (art. 314 CPS), violazione del segreto d’ufficio (art. 320 CPS), eventuali


Egregio Signor Procuratore generale,
Gentili Signore ed Egregi Signori Procuratori pubblici,

in data 29.9.2009 la nostra Associazione vi inoltrava una segnalazione (cfr. Allegato 1), a mo’ di de-nuncia penale contro ignoti, per violazione del segreto d’ufficio (art. 320 CPS) e/o altro (art. 314 CPS, eventuali), per aver appreso in via “ufficiosa” una presunta fuga di notizie dall’Alto Tribunale Federale, e più precisamente per l’anticipo della sentenza favorevole al ricorso di alcuni cittadini contro l’aggregazione di cinque Comuni ticinesi (Bironico, Camignolo, Medeglia, Rivera, Sigirino) in un unico Comune del Monteceneri.

In maniera sorprendentemente celere, in data 8.10.2009 il Ministero pubblico della Confederazione ci rispondeva tuttavia di non dare seguito alla nostra segnalazione – senza neppure richiederci ulteriori chiarimenti – sulla semplice base “del parere che non vi è motivo per l’apertura delle indagini” (cfr. Allegato 2).

A tale scopo, il Ministero Pubblico della Confederazione si appellava all’art. 100, cpv. 3 PPF, secon-do cui “se non vi è motivo per l’apertura di una procedura delle indagini, il procuratore generale decide di non dare seguito alla denunzia”. A mente della nostra Associazione, tale risposta appariva già a suo tempo manifestamente pretestuosa e tautologica, poiché la mancanza di motivazione per l’apertura di indagini veniva desunta unicamente dal parere soggettivo che non ve ne fosse motivo, senza nessun apprezzamento dei fatti accertabili.

Ritenuto tuttavia che, ad oltre sette settimane di distanza dalla citata segnalazione, l’accoglienza del ricorso dei cittadini contrari all’aggregazione a cinque del Comune di Monteceneri viene ora ricon-fermata ufficialmente (cfr. Allegato 3), esattamente come già appariva dalle notizie “ufficiose” trape-late nello scorso mese di settembre, ci è doveroso richiedervi una nuova verifica di quanto già segna-lato in precedenza e che è all’origine dei nostri giustificati sospetti e dei nostri convincimenti.
Occorre qui considerare che, al di là delle contestazioni riguardanti le argomentazioni più che opina-bili del Tribunale Federale, in tema di aggregazioni comunali le decisioni dell’Autorità del Canton Ticino non sono mai state sconfessate dal Tribunale di Losanna, cosicché questa decisione favorevole al ricorso dei cittadini avversi all’aggregazione del Comune di Monteceneri (che pure la nostra Associazione plaude) appare inusuale e tutt’altro che evidente.

Alla luce di tutto ciò, richiamando la precedente segnalazione del 29.9.2009 e dichiarandosi di mettersi a disposizione del Ministero Pubblico per l’accertamento dei fatti qui denunciati (vedi richiesta di citazione del teste), l’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni (ATAC) invita il Ministero Pubblico della Confederazione a voler dar seguito alla presente denuncia (contro ignoti) in maniera più approfondita e più incisiva, e nel pieno rispetto della neutralità politica, al fine di appurare l’eventuale esistenza di una violazione del segreto d’ufficio o di altri reati consimili all’interno dell’Alto Tribunale Federale, come risulta a noi oggettivamente desumibile dalla fuga di notizie già riscontrata nello scorso mese di settembre.


Con ossequiosi saluti.

 

Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni
 

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