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L'OSPITEVoltiamo pagina sulle pensioni cantonali

26.05.21 - 23:10
Aldo Zwikirsch, vicepresidente VPOD Ticino
Aldo Zwikirsch
Voltiamo pagina sulle pensioni cantonali
Aldo Zwikirsch, vicepresidente VPOD Ticino

Da decenni si discute cambiare il sistema pensionistico del Governo ticinese, che non è superato, costoso e non retto dalle norme federali sulla previdenza professionale. A deciderlo sarà il popolo il 13 giugno: è chiaro che se non passerà la nuova Legge sulla retribuzione e sulla previdenza professionale dei membri del Consiglio di Stato, rimarrà in vigore anche in futuro la Legge sull’onorario e sulle previdenze a favore dei membri del Consiglio di Stato del 1963. Il sistema del 1963 è un sistema di vitalizi, che costa alle casse cantonali fino a 2 milioni di franchi per consigliere di Stato. Non c’è da stupirsi di un simile costo, perché con questo tipo di vitalizi il massimo viene raggiunto in 15 anni dal consigliere di Stato e perché il consigliere di Stato non paga alcun contributo (e se lo pagasse il contributo sarebbe talmente alto che il suo stipendio sarebbe dimezzato).

Mantenere in vita il sistema dei vitalizi del 1963 sarebbe un vero schiaffo agli impiegati dello Stato, ai docenti e agli altri assicurati dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT), le cui rendite sono continuamente minacciate dall’inerzia della politica ticinese. Gli assicurati attivi affiliati all’IPCT, che sono in primato di contributi, hanno già subito una riduzione del 20% delle rendite nel 2013: ora se ne prospetta una seconda, di uguale portata, se il Parlamento non deciderà di coprire il disavanzo creato dalle vecchie rendite in primato di prestazioni. Una situazione che sarebbe assolutamente ingiusta e inaccettabile!

Per il Sindacato VPOD è importante che i futuri consiglieri di Stato vengano finalmente affiliati all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT): finiranno quindi gli indicibili privilegi pensionistici e ci sarà un maggiore coinvolgimento del Consiglio di Stato nelle problematiche dell’IPCT, al contrario di quanto avvenuto purtroppo nel passato, cosa che ha portato alla difficile situazione della cassa pensioni cantonale.

Votiamo quindi sì alla Legge sulla retribuzione e sulla previdenza professionale dei membri del Consiglio di Stato, che mette fine ad un sistema ingiusto. E poi proseguiamo sulla medesima via della giustizia e della trasparenza, facendo in modo di non accollare agli assicurati di oggi dell’IPCT (in primato di contributi) i costi delle rendite in primato di prestazioni, per le quali non hanno alcuna responsabilità.

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