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L'OSPITETerza corsia: prima l'auto e poi il treno? No!

18.09.20 - 14:33
di Deborah Meili e Jacopo Scacchi, membri del Comitato Giovani Verdi
Deborah Meili e Jacopo Scacchi
Terza corsia: prima l'auto e poi il treno? No!
di Deborah Meili e Jacopo Scacchi, membri del Comitato Giovani Verdi

Il progetto di potenziamento della capacità del tratto A2 tra Lugano e Mendrisio è affascinante. Promette di ricucire il bellissimo nucleo di Bissone, permetterà agli abitanti della Val Mara, di Maroggia e di Melano di entrare in autostrada senza dover viaggiare fino a Mendrisio, evitando così di generare ulteriore traffico nel capoluogo. E si è pure parlato della riqualifica di alcune sponde lacustri a sud del Ponte-diga.

Ciò che ci lascia perplessi è però l'introduzione di una terza corsia dinamica intesa a fluidificare il traffico negli orari di punta. Nel breve termine sarà sicuramente un sollievo per coloro che percorrono la tratta, come le e i pendolari, e le frontaliere e i frontalieri che si spostano per lavorare. Ma non ripetiamo l'errore che abbiamo fatto con il raddoppio del San Gottardo: le comodità spingono la gente ad usufruirne. L'ipotetica frontaliera che abita a Cantello, sapendo che non passerebbe più la maggior parte del suo tragitto verso Lugano incolonnata avanzando a passo d’uomo, verrebbe nuovamente incentivata ad utilizzare l'automobile, e non il treno.

E questo non ridurrà di certo il traffico e l'inquinamento contro cui, da anni, la nostra regione sta combattendo. È un incentivo a continuare a basare il trasporto sulla macchina e non rappresenta una spinta a passare a una mobilità che sgravi il traffico, riduca l'inquinamento e migliori la qualità di vita: la mobilità sostenibile su rotaia.

Quello che più ci pare assurdo, è la lista delle priorità. Prima l'autostrada, poi (forse) la ferrovia. Prima la macchina, poi (forse) il treno. Prima la terza corsia dinamica, poi (forse) AlpTransit fino a Chiasso.

L’autostrada arriverebbe a compimento nel 2040. Eppure entro il 2050 non potremo più permetterci di emettere CO2 a livello globale. Ciò nonostante, viene prima e comunque l’autostrada, la macchina, il traffico e l'inquinamento, pur essendo coscienti che al più tardi dieci anni dopo la messa in funzione, le nostre emissioni di gas inquinanti dovranno essere nulle!

Il traffico straborda, l'inquinamento ci soffoca e le strade hanno deturpato bellissimi territori. Non è aggiungendo corsie autostradali che si risolveranno questi problemi. È necessario prolungare AlpTransit fino a Chiasso, sviluppare una rete intelligente ed efficiente del trasporto sostenibile locale e, perché no, interrare l'autostrada (siamo giovani, lasciateci sognare). Noi Giovani Verdi ci uniamo ai Cittadini per il Territorio e all’Associazione Traffico Ambiente (ATA) nella giusta rivendicazione che chiede di dare la precedenza al prolungamento di AlpTransit fino a sud, congelando il progetto della terza corsia dinamica. Solidali con le ed i manifestanti di Melano che due settimane fa hanno protestato contro il progetto, diciamo: basta traffico e basta inquinamento!

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