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L'OSPITEDopo il Covid-19: ripartire senza paura

16.08.20 - 10:42
di Roberto Sanvido
Tipress (archivio)
Dopo il Covid-19: ripartire senza paura
di Roberto Sanvido

LUGANO - La storia ci ha insegnato che anche dopo la Seconda guerra mondiale si è ripartiti nella ricostruzione e sviluppo industriale utilizzando il famoso “Piano Marshall”.

Oggi non siamo di sicuro nella stessa situazione ma abbiamo delle analogie similari e analizzando la situazione attuale dove il Canton Ticino prevede un Deficit per il 2020 di CHF 300 milioni e dove si parla pure di quasi 12'000 aziende che dovrebbero scomparire, penso che mettendo momentaneamente in disparte i contabili, i politici cantonali potrebbero pensare all’emissione di un Bond decennale di 1,3 miliardi massimo a un tasso dello 0.35%, per il rilancio, Bond che potrebbe essere gestito direttamente dalla Banca dello Stato.

Questo Bond, non sarà un vero indebitamento, ma sarà il sostegno necessario, per cercare almeno in parte di far ripartire una certa economia. Qualcuno dirà: “Cosa ne facciamo di questi soldi?” Io sto pensando ad un Ticino che va da Airolo a Chiasso, e mi spiego meglio su come utilizzare questi fondi. Per prima cosa penso che una galleria che da Airolo porti in Valle Maggia sarebbe più che necessaria in questo momento, in quanto si sviluppa il turismo e si snellisce il traffico da Airolo a Locarno, per questo investimento si possono valutare dai CHF 130 ai CHF 190 milioni a dipendenza di dove si vuole arrivare, alla galleria possiamo aggiungere la funivia Turistica Airolo-Fusio con un investimento massimo di CHF 60 milioni. Per la Valle di Blenio potremmo far ripartire subito le terme di Acqua Rossa con un investimento di CHF 50 milioni. Scendendo più a Valle, potremmo realizzare il nuovo ospedale Cantonale la cui ubicazione logisticamente interessante sia come autostrada che come ferrovia potrebbe essere Castione o Giubiasco in questo caso l’investimento si aggira a CHF 450 milioni.

Per l’area di Lugano riusciamo con CHF 50 milioni a far ripartire l’Aeroporto, mentre più a Sud la realizzazione della stazione Chiasso-Como, nel grande sedime delle FFS a Chiasso, senza aspettare le lungaggini burocratiche di palazzo Madama, l’investimento necessario sarebbe di CHF 180 milioni.

Certo tutti si chiuderanno come si rimborserà il Bond dopo 10 anni e qui non è difficile da spiegare: la galleria dopo 10 anni verrebbe riscattata dalla USTRA. La funivia potrebbe essere riscattata dalla “Val Bianca SA” o da altri privati del settore. Per quanto si attiene alle terme, esiste già un piano che permette il rientro in un tempo inferiore ai 10 anni, per l’ospedale cantonale dopo 10 anni di sicuro verrà riscattato dall’EOC. L’investimento dell’Aeroporto sicuramente alla fine verrà riscattato dai privati, come pure la programmata stazione Chiasso-Como dalle FFS stesse. In conclusione rimane il deficit 2020 ma questo Bond, non essendo un debito pubblico, ma un mezzo finanziario pubblico-privato per far ripartire diverse economie nelle varie aree del cantone deve essere un atto di coraggio e senza lungaggini burocratiche e spero che volere è potere almeno per il bene del Ticino abbiano il sopravvento.

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