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L'OSPITEIl Consiglio di Stato intervenga sulle pigioni delle piccole e medie imprese!

10.05.20 - 15:08
Adriano Venuti, presidente Associazione Svizzera degli Inquilini – Sezione della Svizzera italiana
Ti Press
Il Consiglio di Stato intervenga sulle pigioni delle piccole e medie imprese!
Adriano Venuti, presidente Associazione Svizzera degli Inquilini – Sezione della Svizzera italiana

Non c'è più tempo da perdere. Bisogna trovare subito una soluzione a salvaguardia delle molte attività commerciali di media e piccola grandezza. Chi non ha potuto lavorare non può pagare le pigioni come se nulla fosse successo. Il Consiglio di Stato faccia la sua parte e ci dia finalmente una risposta!

È ormai noto a tutta la popolazione che per oltre un mese tutto si è fermato e la ripartenza è giustamente lenta e prudente. Ciononostante, non c'è stato nessun intervento diretto sulle pigioni dovute dalle piccole e medie imprese. Il Consiglio Federale non ha fatto nulla, se non istituire una Task Force che non è stata capace di partorire una soluzione. Il Parlamento Federale ne ha discusso ma per ora non ha preso ancora nessuna decisione, forse lo farà a giugno. Intanto il problema persiste!

Alcuni Cantoni, per lo più romandi hanno trovato delle valide soluzioni che hanno messo d'accordo le associazioni degli inquilini e quelle dei settori immobiliari. Con una lettera dello scorso 9 aprile, abbiamo chiesto al Consiglio di Stato di seguire l'esempio di questi Cantoni, in particolare quello di Ginevra e quindi di trovare “una soluzione adeguata che permetta di salvaguardare molte attività commerciali che altrimenti rischierebbero il fallimento, con gravi conseguenze sia per le persone coinvolte che per l’economia in generale”.

La stessa richiesta di collaborare a una soluzione condivisa l'abbiamo rivolta anche alla Camera ticinese dell'economia fondiaria (CATEF) e alla SVIT Ticino, le quali hanno accolto con favore il nostro invito. Entrambe condividono che il cosiddetto “modello di Ginevra” sia un buon punto di partenza: a determinate condizioni, il Cantone si fa carico di metà della pigione dovuta (che deve essere di al massimo 3'500 fr mensili) mentre le associazioni immobiliari invitano i propri soci a condonare l'altra metà.

Il silenzio del Consiglio di Stato non ha giustificazione, dopo un mese non ci ha dato ancora nessuna risposta!

Ricordiamo che secondo una perizia giuridica commissionata dalla nostra associazione mantello, gli inquilini sono interamente o parzialmente dispensati dall’obbligo di pagare la pigione fintantoché è vietato esercitare l’attività commerciale per la quale gli spazi sono stati locati. Un accordo tra le parti eviterebbe lunghe ed estenuanti battaglie giuridiche.

Cogliamo l'occasione per invitare anche le amministrazioni comunali che non lo avessero già fatto a condonare (e non a sospendere!) le pigioni dei locali commerciali di loro proprietà.

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