Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
LUGANO - In Lombardia è scoppiato l’allarme coronavirus. Il numero dei contagi sale. Interi comuni sono già stati posti “in quarantena” per evitare il diffondersi del contagio.
A seguito della libera circolazione delle persone, in Ticino giungono giornalmente quasi 70mila frontalieri lombardi e svariate migliaia di padroncini. Non è dato di sapere quanti provengano dalle aree colpite dal virus.
Il Consiglio federale è disposto, al fine di prevenire un’emergenza sanitaria in Ticino, a derogare alla libera circolazione delle persone (ed all’accordo di Schengen)?
Oppure, a mente del CF, il pedissequo rispetto dell’accordo sulla libera circolazione ha la priorità su qualsiasi altra considerazione, incluse le emergenze di salute pubblica?