Matteo Muschietti, dicastero ambiente Coldrerio
Finalmente! E’ passato quasi un anno dalla presentazione del progetto Interreg Smisto che finalmente prende avvio (era il 25 febbraio 2019 quando era stato presentato a Mendrisio). L’area insubrica è da anni interessata da un traffico transfrontaliero che penalizza e soffoca tutti, dai ticinesi ai lombardi.
Basta pensare ai molti nuclei e centri abitati che quotidianamente sono attraversati da un traffico infernale di automobili e veicoli commerciali, o al caos delle prime ore del mattino che anima la A2 o la cantonale che porta a Lugano e ostruisce anche arterie secondarie come la Gaggiolo - Mendrisio e la Novazzano - Mendrisio. Sia alle prime ore dell’alba che alla fine del pomeriggio il traffico transfrontaliero le trasforma in enormi serpentoni di latta che sputano CO 2 ed una miriade di nano-polveri. Davanti a questa situazione insostenibile da me sempre fatta risaltare, chi gestisce il traffico nel Mendrisiotto e al di là della ramina si è unito per trovare una soluzione, avviando il progetto Interreg SMISTO (Sviluppo della mobilità integrata e sostenibile fra Ticino e Lombardia) che gode del sostegno e del finanziamento della Comunità europea e della Confederazione elvetica.
Tale progetto si propone di concretizzare i seguenti punti:
Tale studio sarà effettuato in primis da parte del Dipartimento del territorio e delle Province italiane, coinvolgendo tutti gli attori (Ticino comm. dei trasporti del Mendrisiotto e del Luganese) nonché le diverse aziende ticinesi situate nel nostro Cantone. Pilastro del progetto è la collaborazione di tutti i comuni interessati ticinesi e italiani per trovare le giuste soluzioni a questo annoso problema. Soluzioni valide ed efficaci si possono trovare solamente coinvolgimento e coordinando seriamente tutti gli attori e avendo come unica priorità la nostra salute e quella del nostro territorio. Se è vero che la morte non guarda il calendario (anche se qui nel Mendrisiotto a causa dell’inquinamento ne ha uno sempre più fitto), è ancor più vero che il riscaldamento globale non guarda nessuna frontiera e finirà per reggere la falce alla grande sorella da primo attore se non agiamo con la massima urgenza, in perfetta sinergia e nel solo interesse della nostra sopravvivenza, lasciando nocivi fronzoli come i giochi di potere e il liberalismo sfrenato a un’epoca che avrà un pianeta stabilizzato e sicuro.