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L'OSPITEScuola: di contenuti e di contenitori

11.02.20 - 16:08
Giovanna Viscardi, PLR, presidente del Consiglio Comunale di Lugano
foto viscardi
Scuola: di contenuti e di contenitori
Giovanna Viscardi, PLR, presidente del Consiglio Comunale di Lugano

Spesso si parla di scuola intesa come culla dell’istruzione e dell’educazione delle generazioni future. Educazione e cultura sono il fondamento di una società in grado di evolvere e convivere in maniera armoniosa: sono temi estremamente rilevanti, soprattutto in questo periodo in cui dei giovani si dice sovente in maniera critica, riferendosi più che altro a momenti di violenza, maleducazione, uso improprio dei telefonini, bullismo.

Imprescindibili sono le pure adeguate riflessioni sull’organizzazione della scuola, sul livello dell’insegnamento, sul numero di allievi per classe, sui docenti, così come sulla sua capacità di includere nell’offerta educativa ogni ragazza e ragazzo, senza alcuna discriminazione di sorta.

La scuola è però fatta anche di edifici e infrastrutture. Il Municipio di Lugano, a scadenza più o meno regolare, sottopone al consiglio comunale un messaggio col quale richiede un credito quadro per gli interventi di manutenzione e sicurezza degli edifici scolastici: l’ultimo risale al 23 marzo 2017, e il credito ammontava a fr. 8'964'000.- per gli anni 2018-2023.

I conti consuntivi 2018 rivelano che di quella somma al 31 dicembre 2018 erano stati utilizzati fr. 2'601'035.- corrispondenti a uno stadio avanzamento lavori del 25%. Sono cifre che dovrebbero rassicurare, almeno sulla carta.

Tuttavia, passeggiando attraverso i vari quartieri, specialmente quelli della cintura e più discosti dal centro, si notano edifici scolastici trascurati, al limite dalla fatiscenza, e a prima vista poco sicuri. Una città come Lugano, che vanta cantieri di progetti di richiamo persino internazionale e che ha saputo investire cospicuamente nella cultura, non può certo permettersi di lasciare che gli stabili in cui ha sede la culla dell’istruzione e dell’educazione siano abbandonati al loro destino.

I nostri ragazzi debbono poter fruire di infrastrutture solide, sicure ed efficienti. E’ pertanto prioritario dare seguito ai progetti ripresi dai vecchi comuni e attuare una manutenzione più incisiva anche in quei quartieri periferici in cui l’edificio scolastico è luogo non solo di istruzione ma anche di incontro e di socializzazione.

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