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L'OSPITEProgramma di governo: è quello che i ticinesi si aspettavano? Vedremo

15.01.20 - 16:50
UDC Ticino
tipress (archivio)
Programma di governo: è quello che i ticinesi si aspettavano? Vedremo
UDC Ticino

Oggi il Governo ha presentato il Piano di Legislatura 2020 -2023. Vogliamo sottolineare questa ufficialità con alcune nostre osservazioni a caldo. Non siamo un partito di Governo, tuttavia ci interessa molto cosa il Governo vuole fare. Avremo il piacere e l’onore di intervenire più puntualmente sui vari temi cammin facendo; e soprattutto di confrontare sull’arco del quadriennio le nostre posizioni con quelle dell’esecutivo cantonale e dei partiti che lo sostengono.

Qui di seguito alcuni commenti su degli estratti tratti dal comunicato stampa del Governo di oggi mercoledi 15 gennaio 2020.

1. “Il risanamento delle finanze cantonali, portato a termine durante lo scorso quadriennio, è la base sulla quale il Governo intende avviare una nuova stagione di dinamismo politico, nel segno dell’innovazione, della sostenibilità e dell’equità – in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.”

Commento UDC: hanno pareggiato i conti attraverso l’aumento delle entrate, ma il risanamento attraverso misure strutturali e congiunturali sulla spesa atte a garantire il pareggio a lungo termine non c’è stato. Basta vedere la prospettiva negativa del PF 2020-2023. Che poi debba essere l’Agenda 2030 dell’ONU a fare da fil rouge alla “nuova stagione di dinamismo politico” locale ci lascia molto perplessi.

2. “Il Consiglio di Stato ha quindi individuato tre assi strategici entro i quali organizzare la propria attività politica per il periodo 2019/2023: «Rapporti con la cittadinanza e le istituzioni», «Sviluppo e attrattiva del Cantone Ticino» e «Qualità di vita».”

Commento UDC: è prematuro, senz’aver letto le LD in dettaglio capire come le scelte di indirizzo del Governo possano andare nella direzione di difendere e salvare il ceto medio. Le confronteremo in modo stretto con le nostre proposte:

• Sovranità: protezione e libertà (“prima noi”)
Per proteggerlo dai dannosi cambiamenti economici e sociali esterni; e dalle derive interne ad essi associati.

• Scuola: educare a competere (“prima la scuola realista”)
Per Offrirgli una eccellente educazione per i figli; riformando la scuola dell’obbligo e rafforzando la formazione professionale.

• Istituzioni: modernizzare lo Stato (“prima la società civile”)
Per difenderlo dalle decisioni stataliste malsane del Governo, del partitismo e del centralismo dirigista; valorizzando le iniziative dal basso.

• Sociale: ridisegnare lo Stato sociale (“prima i precari e gli esclusi”)
Per assicurargli un lavoro dignitoso; lasciargli più soldi in tasca: meno imposte, tasse e balzelli; lottando contro l’esclusione abbattendo l’assistenzialismo.

• Economia: mantenere e creare lavoro (“prima i nostri lavoratori e le nostre ditte”)
Togliere i bastoni dalle ruote a chi mantiene e crea lavoro; a chi vuol fare; e governando il mercato del lavoro.

3. “Il Governo ha inoltre anticipato l’intenzione di allestire – entro la fine del quadriennio – uno studio denominato «Prospettiva 2040», che definisca le opportunità, le sfide e le minacce principali alle quali il nostro Cantone potrebbe andare incontro nei prossimi vent’anni. Questo documento strategico dovrà dare alla politica – di oggi e di domani – gli strumenti per intervenire tempestivamente a favore della collettività.”

Commento UDC: salutiamo positivamente che il Governo intende valutare anche gli anni a venire. Dal canto nostro non abbiamo mai nascosto le nostre preoccupazioni sul futuro. Vediamo che la parola FUTURO è stata scelta anche come sintesi della strategia del Governo per questo lavoro di programmazione; è la conferma che l’UDC è perfettamente incentrata su questo tema visto che il suo slogan per la campagna elettorale cantonale del 2019 era: Ci rubano il futuro. Riprendiamoci le chiavi del nostro Ticino. Da diversi anni ci occupiamo di futuro attivamente e costruttivamente di futuro, basta vedere i numerosi atti parlamentari presentati e ancora pendenti in gran Consiglio che riguardano il lavoro, la scuola, la socialità, il fisco e la spesa pubblica. Non è da oggi che le sfide future siano al centro delle nostre preoccupazioni e quindi del nostro agire da partito di opposizione critica ma costruttiva. Segnatamente nel lavoro previsto dal Governo ci aspettiamo che siano affrontate almeno 4 sfide che già toccano molti Paesi e che potrebbero tocchere anche il Ticino:

sociodemografica: squilibrio anzianità e natalità, scontri intra generazionale (individualismo), intergenerazionale (classismo), inter etnici (xenofobia); immigrazione (identità).
sociodemocratica: crisi di legittimità e di rappresentanza con lo sgretolamento dell’unità “trinitaria” tra contribuenti, elettori e beneficiari; inefficacia del welfare state; anonimato da multiculturalismo e globalismo; nomadismo dei decisori.
socioculturale: le “élites” si autodistruggono con il “fake”; politica con promesse false = crisi di rappresentatività; accademica con modelli falsi = crisi di autorevolezza; economica con crescita falsa = crisi di legittimità; media con notizie false = crisi di credibilità.
socioeconomica: disequazione tra il processo “creativo distruttivo” del progresso tecnologico e l’importazione di lavoratori con l’esportazione di posti di lavoro; capitali che inseguono il multipolarismo.

Per finire vogliamo ricordare che se i temi strategici sono spesso opinabili, a volte astratti; noi dell’UDC vogliamo che i programmi e le misure che lo Stato vuole intraprendere abbiano degli obiettivi precisi, cioè un cambiamento tangibile:

• Famiglie tradizionali: da penalizzate a favorite;
• Imprenditori e aziende serie: da demonizzati a promossi;
• Lavoratori: da precari a valorizzati;
• Giovani: da smarriti a protagonisti;
• Contribuenti: da strizzati a rispettati;
• Ceto medio: da dimenticato a considerato;
• Società civile: da schiacciata a rilanciata;
• Piccoli proprietari: da puniti a incentivati.

Sul modo e il come si vorranno migliorare queste situazioni, attraverso il programma di legislatura, vigileremo e ci attiveremo per tutto il quadriennio.

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