Cerca e trova immobili

L'OSPITE“Le déjeuner sur l’herbe de Viganello”: Lega e speculazione immobiliare ARL

01.12.19 - 19:46
Raoul Ghisletta, granconsigliere PS e presidente PS Lugano
TIPRESS
“Le déjeuner sur l’herbe de Viganello”: Lega e speculazione immobiliare ARL
Raoul Ghisletta, granconsigliere PS e presidente PS Lugano

La Società anonima Autolinee regionali luganesi fornisce pochi dati sul sito (in costruzione): per essere un ente parapubblico ampiamente sussidiato dallo Stato è una vergogna che lo statuto e i suoi organi non siano pubblicati. Dal registro di commercio apprendiamo che la Società, dotata di un capitale di 855'000 fr, è presieduta dal leghista Gianmaria Frapolli, granconsigliere fino al 2018. Pure presente nel consiglio d’amministrazione il deputato leghista Enea Petrini. Aggiungasi per completare il quadro politico che il direttore del Dipartimento del territorio, che sussidia le imprese di trasporto pubbliche, è il consigliere di Stato leghista Claudio Zali. Frapolli ci ha spiegato sul Corriere del Ticino di sabato 30 novembre che la vendita del deposito ARL SA di Viganello (al primo speculatore immobiliare che offre di più) serve a costruire un deposito alla Stampa dove la movimentazione dei bus sarà più razionale: chissenefrega se Viganello perde un immobile di pregio inserito nell’inventario ISOS e si crea l’ennesimo palazzone; chissenefrega se gli enti pubblici non sembra siano stati contattati per vendere l’immobile a scopi di utilità pubblica. Secondo Frapolli tutti lo dovevano sapere perché è stato discusso dall’assemblea a porte chiuse degli azionisti ARL SA!!! Lasciamo al lettore il commento su questa logica.

Terminiamo il nostro dipinto “Le déjeuner sur l’herbe de Viganello” con una pennellata sul primo politico di Lugano a sparare a zero sugli atti parlamentari del PS cantonale e del PS cittadino, rei di denunciare la speculazione immobiliare di ARL SA: il municipale leghista di Lugano, Michele Foletti, un altro che purtroppo sa ragionare quasi solo in termini di finanze. Che tristezza! Nessun amore per il patrimonio immobiliare luganese, solamente per i “danee”.

Eppure una soluzione per risparmiare, senza fare speculazione immobiliare controproducente, c’è: fusionare ARL SA con la Trasporti pubblici del Luganese - TPL SA e tagliare le inutili cadreghe occupate dai leghisti e dirigenti di ARL SA! Si arriva all’ultimo minuto con questa idea? Eh, no, se ne parla da anni, senza combinare nulla!

Per quanto mi riguarda in un’interpellanza parlamentare del 22 gennaio 2018 ho chiesto al consigliere di Stato Zali: “È a favore di un assorbimento delle ARL SA da parte delle TPL SA? Se la risposta è negativa, quali elementi rendono inopportuna a suo giudizio la fusione e su quali basi si giustifica lo status quo? Sono stati eseguiti studi sulla razionalità dell'organizzazione aziendale di ARL SA e TPL SA e che esito hanno dato?” La risposta è stata vaga, di quelle che detto chiaramente “menano il can per l’aia”: “Il Consiglio di Stato non è di principio contrario ad ipotesi di fusione concernenti ARL. Ad oggi non esistono studi specifici tendenti a valutare l’opportunità di una fusione di ARL SA con TPL SA, che non è peraltro l’unica ipotizzabile, potendo essere immaginabili collaborazioni più o meno strette o anche, nel medio termine, fusioni con altri soggetti, come ad esempio con Autopostale.”

Un anno dopo, il 22 gennaio 2019, ho depositato un’iniziativa parlamentare generica intitolata "Offerta, metodi, obiettivi e strumenti migliori per un forte rilancio del trasporto pubblico in Ticino". L’iniziativa, non ancora trattata dal velocissimo parlamento ticinese (è una battuta in questo caso, ne convengo, visto che ci sono atti parlamentari pendenti da 10 anni), chiede al punto 5: “Entro 2 anni il Cantone subordina l'attribuzione dei mandati di trasporto alla creazione di un'unica impresa dei trasporti in ogni regione, allo scopo di razionalizzare la gestione del trasporto pubblico.”

Come risparmiare allora? Che ARL SA faccia la fusione con TPL SA e la smetta di fare danni!

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE