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L'OSPITESalario minimo: indietro a tutta!

26.11.19 - 19:00
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Salario minimo: indietro a tutta!
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Un salario orario tra i 19 e i 19.50 franchi a partire dal 2021. Ed uno tra i 19.50 e i 20 franchi a partire dal 2023.
Non sorprende ma lascia davvero l'amaro in bocca la proposta formulata oggi dalla commissione della Gestione in relazione al salario minimo. I livelli salariali proposti non solo non permetteranno di contrastare il dumping ma alimenteranno ulteriormente la pressione sui salari e sdoganeranno definitivamente l'idea che un salario lordo di poco superiore ai 3'000 franchi possa essere accettabile per il nostro cantone. Non ci siamo!

La classe politica tradisce ancora una volta le aspettative della popolazione che anni fa aveva accolto con entusiasmo la proposta di introdurre un salario minimo legale cantonale. Ma certamente i cittadini non immaginavano che anni di sterili discussioni avrebbero partorito una simile proposta.

Un salario di questo tipo in Ticino non permette di arrivare alla fine del mese e non impedirà una messa in concorrenza sempre più brutale tra lavoratori con statuti diversi. Ridono le associazioni padronali, ridono tutti quei padroni che potranno continuare a retribuire salari da fame e gongolano i signori Regazzi. Piangono invece tutte quelle famiglie ticinesi che arrancano quotidianamente e che sopravvivono
tra mille difficoltà per una situazione che in questi ultimi 10 anni si è fatta sempre più insostenibile. Ma piangono anche tutti quei giovani che dovranno continuare a dover emigrare oltre Gottardo per riuscire a trovare uno sbocco professionale dignitoso.

Con proposte indecorose come quelle adottate oggi dalla commissione della Gestione continueranno ad ampliarsi le differenze salariali tra il Ticino e le altre zone del paese. La nostra regione continuerà ad essere una sorta di zona franca nel contesto nazionale. Non è così che potremo garantire un futuro alle nuove generazioni. Che tristezza!

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