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L'OSPITEEmergenza climatica: un Consiglio comunale con pochi attributi

15.10.19 - 17:00
Pier Mellini, consigliere comunale PS
Emergenza climatica: un Consiglio comunale con pochi attributi
Pier Mellini, consigliere comunale PS

Chiamato a esprimersi sulla proposta di Emergenza climatica portata avanti dal gruppo PS-Verdi e da un esponente del partito liberale, il Consiglio comunale di Locarno ha fatto la figura del pavido dimostrando tutta la sua pochezza.

Pochezza nel non concedere l’anticipo della trattanda considerando come molti giovani e giovanissimi fossero accorsi per seguire la discussione che è così iniziata attorno alle 23.00.

Pochezza perché questo atteggiamento non ha voluto tenere presente quanto le giovani generazioni stanno facendo per cercare di invertire ciò che fra un qualche anno potrebbe rappresentare il punto di non ritorno.

Pochezza nell’accettare una versione assai debole sulla falsariga di quella votata dal Consiglio comunale di Lugano. Anzi ancora più debole in quanto ha sostituito il verbo “adottare al più presto possibile misure concrete per attenuare il cambiamento climatico” con il meno impegnativo “valutare misure concrete” e scartando il più impegnativo “si impegna”.

Eppure è notizia fresca che in 5 anni i ghiacciai svizzeri hanno perso il 10% del loro volume, e che quello misurato nel 2019 corrisponde al quantitativo d’acqua consumata in un anno in tutta la Svizzera.

Questa risoluzione minimalista, intrisa di “negazionismo” la dice lunga sulla reale volontà del blocco borghese di affrontare seriamente i cambiamenti climatici in atto che riguardano tutti.

Sono personalmente dell’avviso che accettando il testo integrale della nostra risoluzione, Consiglio comunale e Municipio avrebbero dato un segnale forte a tutta la popolazione per una maggiore responsabilizzazione nel mettere in atto tutti quei piccoli ma significativi cambiamenti delle abitudini personali che possono contribuire ad attenuare il cambiamento climatico e l’emissione dei gas serra.

Ma così non è stato: invece di trovarci fra le mani uno strumento pregnante, ci ritroviamo un compromesso di nessun valore pratico che alla fine è stato votato malvolentieri pure dal sottoscritto unicamente per coerenza, ma non per convinzione.

Unica nota positiva la presenza sempre composta, educata, ma ferma di genitori e giovani che hanno voluto portare il loro messaggio rimasto purtroppo inascoltato dalla maggioranza del Consiglio comunale.

Ma questa mezza sconfitta non ci farà desistere dal portare avanti le nostre proposte in favore dell’ambiente e della qualità di vita nei quartieri, favorendo la mobilità lenta, la pedonalizzazione dei nuclei, incentivando l’uso dei mezzi pubblici a scapito di quello automobilistico, consci che la nostra città merita molto meglio.

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